Politica

I Patrioti di Orban candidano Musk al Premio Sacharov

di Giovanni Vasso -


Elon Musk candidato al Premio Sacharov per la libertà di parola. L’iniziativa porta la firma del gruppo dei Patrioti, vicini al leader ungherese Viktor Orban e rappresentati, in Italia, dalla Lega. Ed è stata annunciata con un post apparso proprio su X, la piattaforma che appartiene al tycoon. La motivazione, le ragioni per cui i Patrioti vorrebbero Musk insignito del Premio Sacharov, sono legate – come si legge nello stesso post – al “suo impegno per la libertà di parola, la trasparenza e la lotta alla censura è in linea con i valori della libertà e dei diritti umani”. C’è da attendersi una polemica, l’ennesima a Strasburgo. Il riconoscimento, infatti, viene rilasciato dall’Europa. Anzi, dall’Ue che premia così a chi, gruppi, associazioni o singoli individui, abbia “contribuito in modo eccezionale a proteggere la libertà di pensiero”. Ed eccolo qui il cortocircuito. Già, perché Musk è stato tra i più accaniti avversari dell’ormai ex commissario Thierry Breton e, soprattutto, del Dsa, il Digital Services Act, finito nel mirino dei Patrioti. Perché lascerebbe all’Ue un margine discrezionale troppo ampio per definire le fake news. In pratica, offrirebbe a Bruxelles uno strumento formidabile per introdurre, secondo chi lo avversa, qualcosa di simile a una censura. E proprio sulle fake Breton e Musk si erano affrontati a muso duro. Uno scontro feroce che è finito con il commissario, intento a spedire lettere all’imprenditore, lasciato solo a controbattere agli insulti che Elon gli rivolgeva sul suo social.

Il Premio Sacharov, un anno fa, è andato a Mahsa Amini in rappresentanza di tutte le donne che lottano per la loro libertà in Iran. Oggi, chissà, potrebbe andare a Elon Musk.


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