I NUMERI RACCONTANO – A Pasqua con i tuoi
Il Direttore Dino Giarrusso mi ha chiesto di iniziare a raccontarvi l’Italia attraverso i numeri, e spero che questa sua idea piaccia a voi almeno quanto piace a me. Mi ha dato — e di questo lo ringrazio — carta bianca, piena libertà di scegliere ogni settimana il tema che preferisco, a patto che sia interessante per voi e correlato ai numeri. La richiesta è arrivata proprio a ridosso di un momento che, a prescindere dal nostro credo religioso, rappresenta una delle “boe” che scandiscono l’anno degli italiani: la Pasqua. In questi giorni parlerete di mille cose: dei dazi di Trump, della sfida scudetto tra Inter e Napoli, e purtroppo anche di guerra. Ma in ogni conversazione, che sia una riunione di lavoro, una cena in famiglia o un caffè con gli amici, finirà per emergere sempre lei: la fatidica domanda su come passeremo la Pasqua, e magari anche il glorioso “super ponte”, su cui fantastichiamo dalla mezzanotte di Capodanno. E allora, come trascorreranno questa giornata i nostri concittadini? La risposta arriva da un sondaggio che ho condotto proprio in questi giorni. Alla domanda su dove verrà consumato il pranzo pasquale, quasi tre italiani su quattro hanno risposto: “a casa”. Solo una minoranza ha in programma di uscire, mentre un 8% è ancora indeciso, forse in attesa di vedere che cosa suggerisce il meteo, che tra Pasqua e Pasquetta, si sa, non è mai molto generoso. Altro che “Pasqua con chi vuoi”: il pranzo in famiglia è una tradizione che resiste in un’Italia che, tra incertezze internazionali e un po’ di ansia per la situazione economica, ha voglia di comfort, di calore domestico e di risparmiare qualcosa. Perché mangiare a casa significa, in molti casi, contenere le spese. I titolari di ristoranti e agriturismi hanno in ogni caso di che sorridere: la minoranza di italiani che preferisce la Pasqua fuori casa è comunque sostanziosa (il 18% degli italiani), fatta soprattutto di giovani, ragazzi e ragazze senza la pressione di mutui, rette scolastiche o figli a carico, pronti a godersi una Pasqua più leggera, più “esperienziale”, e perché no, anche più instagrammabile. Non ho resistito e ho sbirciato anche i dati per orientamento politico, e ho rilevato una curiosità: il pranzo pasquale fuori casa piace soprattutto agli elettori di Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Meno entusiasti, invece, gli elettori di Movimento 5 Stelle e Lega. E poi ci sono loro: gli indecisi. Anche qui presenti, ma non determinanti: l’8% che ancora non sa cosa farà. Molti di loro, proprio come alle urne, decideranno all’ultimo secondo, tra un invito su WhatsApp e un’ultima occhiata al meteo.
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