Esteri

Sempre più neozelandesi lasciano il Paese a causa della disoccupazione

di Martina Melli -


Sempre più persone stanno lasciando la Nuova Zelanda a causa dei gravi tassi di disoccupazione. I dati pubblicati da Statistics New Zealand mostrano che 131.200 persone hanno lasciato il Paese nell’anno conclusosi a giugno 2024, al momento il numero più alto mai registrato in un anno. Circa un terzo di questi expat era diretto in Australia. Anche se la migrazione netta, ovvero il numero di coloro che arrivano meno coloro che se ne vanno, rimane a livelli elevati, secondo gli economisti si abbasserà poiché il numero di stranieri che desiderano trasferirsi in Nuova Zelanda diminuisce a causa della debole economia.

Durante la pandemia, incoraggiati dalla buona gestione dell’emergenza sanitaria da parte del governo di allora, moltissimi neozelandesi che vivevano all’estero sono rimpatriati. Quattro anni dopo un trend al contrario: i neozelandesi emigrano soprattutto verso Australia (dove non hanno bisogno di visti per lavorare) e Regno Unito poiché frustrati dal costo della vita, dagli alti tassi di interesse e dalle minori opportunità di lavoro.

A incoraggiare questo trasferimento, le recenti politiche australiane di reclutamento e pacchetti di ricollocazione in settori come infermieristica, polizia e insegnamento dove c’è carenza di competenze. Allo stesso tempo, il governo della Nuova Zelanda ha intrapreso una significativa riduzione del servizio pubblico lasciando molti lavoratori qualificati a spasso.



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