Ambiente

I Medicane: effetti e zone a rischio

di Gianluca Pascutti -


I “medicane” sono cicloni tropicali che si formano nel Mar Mediterraneo. Il termine nasce dalla combinazione di “Mediterraneo” e “hurricane” (uragano in inglese) e indica un fenomeno climatico raro ma potenzialmente devastante, con caratteristiche simili a quelle degli uragani che si verificano nei tropici. I medicane si presentano con un occhio ben definito (vedi foto), venti forti e piogge torrenziali. Si formano quando acque calde e instabilità atmosferica creano condizioni favorevoli per lo sviluppo di un vero e proprio ciclone.

Solitamente, queste tempeste raggiungono il loro picco durante l’autunno, quando il Mediterraneo ha accumulato calore durante i mesi estivi. Le regioni più a rischio di essere colpite dai medicane sono quelle del Mediterraneo centrale e orientale, inclusi paesi come l’Italia, la Grecia, la Turchia e la Libia. La formazione di un medicane è influenzata da diversi fattori, tra cui la temperatura della superficie del mare, l’umidità atmosferica e la presenza di sistemi di bassa pressione. I medicane possono causare danni significativi, le forti piogge possono provocare inondazioni, mentre i venti intensi possono danneggiare edifici, infrastrutture e vegetazione.

Le mareggiate associate a queste tempeste possono causare erosione costiera e danneggiare porti e altre strutture a ridosso del mare. Inoltre, la combinazione di piogge torrenziali e venti forti può provocare frane e smottamenti nelle regioni montuose. Il cambiamento climatico potrebbe influenzare la frequenza e l’intensità dei medicane, l’aumento delle temperature globali contribuisce al riscaldamento delle acque del Mediterraneo, creando condizioni più favorevoli per la formazione di questi cicloni. Studi recenti suggeriscono che potremmo assistere a un aumento della frequenza e dell’intensità dei medicane nel futuro, rendendo fondamentale il monitoraggio e la preparazione per questi eventi estremi. Le misure di prevenzione e preparazione sono cruciali per mitigare i danni e i rischi per le popolazioni delle località interessate.

Questo include sistemi di allerta precoce, pianificazione urbanistica che tenga conto del rischio di inondazioni e mareggiate e campagne di sensibilizzazione per educare le persone sui comportamenti da adottare in caso di emergenza. Le autorità locali e nazionali devono collaborare per sviluppare piani di emergenza e garantire una rapida risposta alle calamità che purtroppo non sono più così rare. 


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