I Laghi di Monticchio, tra natura e spiritualità
Viaggio ai Laghi di Monticchio – A nord della Lucania, nella provincia potentina, si estende il piccolo borgo di Monticchio, conosciuto soprattutto per le portentose proprietà terapeutiche delle sue acque minerali, ricche di ferro e carbonio, attualmente presenti su molte tavole italiane imbottigliate da note etichette. Sgorgati dalle viscere del Vulture, un antico cratere vulcanico, qui sorgono due importanti bacini idrici come il lago Piccolo, intorno al quale è stato realizzato un percorso asfaltato e pianeggiante reso accessibile a tutti, e il lago Grande, dove si cela la Bramea di Harting, dal nome dello studioso che la scoprì nel 1963. Si tratta una specie di farfalla notturna unica in Europa, per la cui salvaguardia è stata creata una Riserva Naturale Orientata e protetta, non aperta ai visitatori.
Viaggio ai Laghi di Monticchio: la storia – Meta di un fiorente turismo termale – anche se il primo stabilimento nacque solo nel 1873 nei pressi di 8 sorgenti, tra cui quella di “Acqua Santa” e la “Rapida” – l’area rappresenta un vero e proprio capolavoro ambientale. Le sponde lacustri sono circondate da una variegata fauna di anfibi, rettili e diverse varietà di pesci, ma è anche possibile ammirare le foglie della rara Ninfea Alba, trattenute da steli lunghi quasi cinque metri. Oltre ad essere un sito di interesse ambientale, il cuore del Vulture vanta anche importanti testimonianze storiche e spirituali. Difatti, dal 30 settembre al 3 novembre si svolgerà la II edizione dell’International Autumn Arcaeologichal school, un progetto realizzato con il Pnrr, rivolto a studenti e professionisti dell’archeologia e organizzato in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, il Comune di Rionero in Vulture e la Soprintendenza alle belle Arti. L’appeal di questo piccolo borgo si deve, soprattutto in questo fine settimana, alla presenza della famosa Badia di San Michele Arcangelo, patrono della frazione di Monticchio Laghi. Posta in posizione elevata rispetto alla pianura del lago Piccolo, l’abbazia “Michaelica” visibile da ogni sponda, è raggiungibile attraverso una lunga scalinata scavata nella roccia da cui ammirare lo spettacolare panorama a strapiombo sui due bacini idrici. In stile tipicamente bizantino, attestabile intorno all’XI secolo d.C., l’eremo è avvolto da un’atmosfera pacata e celestiale e si sviluppa in parte nella roccia laddove è posta la statua del Santo in una nicchia ricca di affreschi. In parte fuori dalla montagna fronteggia una acquasantiera naturale: dalla parete rupestre fuoriesce una vena d’acqua molto piccola dove, spesso, i fedeli bagnano un fazzoletto o un indumento alla fonte benedetta.
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