Editoriale

I gatti di Trump e le cornacchie dei Dem

Tutti presi a storcere il naso con fare da radical-chic, così assorti nell’inorridire per la volgarità delle affermazioni del candidato repubblicano alla Casa Bianca, tutti appresso alla campionessa della democrazia mondiale Kamala Harris, questi sinistrati scollegati dalla realtà non fanno che alimentare il consenso per The Donald.

Trump e i gatti: il trend che spopola – La trovata degli “immigrati che mangiano i gatti”, proprietà privata dei cittadini americani (lesa maestà, quindi), è stata schifata con supponenza da tutti i dem, bollata come fake news su scala globale. Eppure, le tonnellate di foto elaborate dall’IA che raffigurano Trump che salva i gatti dalla Harris che difende gli immigrati che se li cucinerebbero (pur di avere il loro voto) dimostrano che alla fine di quel duello tv (primo e probabilmente ultimo) ciò che è rimasto impresso veramente è la frase di Trump sui poveri felini domestici ridotti a menu ambulanti in quel di Springfield. La città dei Simpson, vi rendete conto? È la tempesta perfetta per travolgere il piglio snob degli attivisti californiani, degli intellettuali newyorkesi – tutti elettori dem, appunto, ma nettissima minoranza dell’elettorato Usa.

Con i dovuti distinguo e il giusto senso delle proporzioni, certe uscite di Trump sono come le barzellette del mai abbastanza compianto Berlusconi. Un modo per parlare a tutte quelle persone snobbate dalla sinistra – come, per esempio, operai e contadini – che invece vogliono essere prese in considerazione, che ascoltano e che si riconoscono in quello che gli viene detto e quindi poi vogliono essere ascoltate, per far valere le loro istanze. Si chiama fare politica. La Harris e le dinastie dem, così sensibili ai diritti civili, al politicamente corretto, all’ideologia gender, faranno sicuramente il pieno di quei voti che qui in Italia vanno al Pd e a Avs. Ma la partita si gioca sui grandi numeri, sui voti del redneck che sta sul divano di casa con la birra in mano e dice alla moglie e ai figli: “Visto che è vero che gli immigrati si mangiano i nostri gatti? L’ha detto pure Trump! Io lo voto, fatelo pure voi”.