I FATTI DEL 2024 – Vecchie guerre e nuovi numeri uno
epa11756215 Republican presidential candidate Donald J. Trump (C), joined on stage by his wife Melania Trump (2-R) and their son Barron Trump (L), addresses supporters at the Election Night watch party in the West Palm Beach Convention Center in West Palm Beach, Florida, USA, 06 November 2024. EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH
Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca – Donald Trump è il 47° presidente Usa
Il 2024 è stato l’anno delle elezioni americane. Sin dalla primavera, la campagna elettorale è entrata nel vivo, ma ha subito una vera e propria svolta nel luglio di quest’anno, quando è arrivata la notizia del ritiro del candidato dei democratici alla Casa Bianca Joe Biden. Il presidente in carica è stato sostituito nella corsa dalla sua vice Kamala Harris, che ha affrontato il candidato repubblicano Donald Trump. E a novembre, dopo mesi serrati di scontri elettorali, gli statunitensi hanno eletto il 47esimo presidente Usa: Donald Trump, al suo secondo mandato non consecutivo. Se i sondaggi davano una corsa a pari merito, le urne hanno detto altro, visto che il tycoon ha vinto in tutti gli stati in bilico: Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Arizona, Nevada, Georgia e North Carolina.
Il conflitto in Medioriente si allarga a Libano e Siria Israele continua gli attacchi a Gaza
Il conflitto in Medioriente si è intensificato con il coinvolgimento del Libano contro Israele. Hezbollah ha lanciato attacchi dal sud del Libano, mentre Israele ha risposto con bombardamenti mirati sul territorio. L’Iran ha aumentato il supporto alle milizie nella regione, alimentando le tensioni. Nel frattempo, la Siria è tornata al centro della crisi: gli scontri tra forze governative, gruppi ribelli e milizie jihadiste si sono riaccesi, aggravati dagli interventi di potenze esterne. Il rischio di un’escalation generalizzata preoccupa la comunità internazionale, mentre le prospettive di pace appaiono sempre più remote. A Gaza la situazione è drammatica: i bombardamenti israeliani continuano, causando migliaia di vittime e una crisi umanitaria grave, con carenze di cibo, acqua e medicine.
A Valencia: 223 morti sott’acqua, è l’alluvione più grave da cinquant’anni
Tra il 29 ottobre e il 4 novembre 2024, Valencia è stata colpita da un’alluvione devastante, la più grave in Spagna e in Europa negli ultimi cinquant’anni. Le piogge torrenziali hanno causato 223 morti e danni stimati in miliardi di euro. Interi quartieri sono stati sommersi, infrastrutture distrutte e migliaia di persone evacuate. Le autorità hanno mobilitato oltre 17.000 tra soldati e poliziotti per le operazioni di soccorso e ricostruzione. Il fenomeno che ha colpito la regione di Valencia è denominato Dana, un evento meteo estremo che si scatena quando una grande massa di aria fredda isolata ad alta quota forma una depressione che va a scontrarsi con l’aria calda a bassa quota. Un fenomeno non raro ma che, dicono gli esperti, diventa più intenso con i cambiamenti climatici.
Julian Assange è un uomo libero – Finisce l’Odissea del fondatore di Wikileaks
Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è un “uomo libero”: il 26 giugno è stato raggiunto un accordo con la giustizia statunitense che ha chiuso una causa legale durata quasi 14 anni. “Può lasciare quest’aula da uomo libero”, ha dichiarato la giudice Ramona V. Manglona al termine di una breve udienza presso il tribunale federale di Saipan, alle Isole Marianne Settentrionali, un territorio statunitense nell’oceano Pacifico. Assange, accusato di aver pubblicato a partire dal 2010 più di 700mila documenti segreti sulle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti, in particolare in Iraq e in Afghanistan, si è dichiarato colpevole di “cospirazione per ottenere e divulgare informazioni relative alla difesa degli Stati Uniti”. È stato condannato a 62 mesi di prigione, già scontati in detenzione preventiva a Londra.
La morte di Aleksej Navalny e la riconferma di Putin: 25 anni al potere
Il 16 febbraio 2024, nella colonia penale IK-3, oltre il circolo polare artico russo, è morto Aleksej Navalny, tra i più celebri oppositori di Vladimir Putin, che pochi giorni dopo veniva rieletto presidente della Federazione Russa alle presidenziali 2024. Mosca ha archiviato il caso della morte di Navalny spiegando che il decesso del 47enne è stato dovuto a complicazioni per un mix di malattie. E pochi giorni dopo la morte, appunto, le elezioni russe. Il 18 marzo 2024 le urne danno vincente ancora una volta Valdimir Putin con l’88% delle preferenze. Un potere che dura da 25 anni. Difatti, prorpio oggi, 31 dicembre, ricorre l’anniversario dell’inizio della salita al potere di Vladimir Putin, il 31 dicembre del 1999, l’ex funzionario del Kgb, iniziava la sua strada.
Jannik Sinner diventa il numero uno al mondo. L’Italia brilla alle Olimpiadi di Parigi 2024
Jannik Sinner ha fatto la storia: è diventato il primo italiano numero uno al mondo nel tennis, coronando un anno straordinario con vittorie nei tornei più prestigiosi: ha vinto otto titoli, tra cui gli Australian Open, gli US Open e le ATP Finals. Con 73 vittorie su 79 partite, ha raggiunto una percentuale di successi del 92,4%, la più alta dal 2015. Questi risultati lo hanno portato al primo posto del ranking mondiale, con un ampio margine sul secondo classificato. Parallelamente, l’Italia brilla alle Olimpiadi di Parigi 2024 con un totale di 40 medaglie: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi, eguagliando il record stabilito a Tokyo 2020. Tra le medaglie d’oro, spiccano le vittorie di Nicolò Martinenghi nei 100m rana e di Thomas Ceccon nei 100m dorso nel nuoto, oltre al trionfo della squadra femminile di pallavolo.
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