Esteri

I falchi occidentali continuano a scherzare con il fuoco della guerra

di Ernesto Ferrante -


Pericolose prove tecniche di confronto militare tra Usa, Ue, Nato e Russia. “L’Ucraina aveva il diritto di lanciare un’offensiva nella regione russa di Kursk come atto di autodifesa”, ha detto al quotidiano tedesco Die Weltil segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, sottolineando che “l’Ucraina ha il diritto di difendersi. Secondo il diritto internazionale, questo diritto non si ferma al confine. I soldati, i carri armati e le basi russe lì (Kursk) sono obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale”.

Parole incendiarie come un proiettile MDZ, che vanno ad alimentare ulteriormente la pericolosissima idea di un confronto militare diretto tra la coppia di fatto Usa-Ue e la Federazione russa.

L’offensiva di Kiev è stata “benedetta”, pur non essendo stata comunicata. Stoltenberg ha precisato, infatti, che l’Ucraina “non ha condiviso la sua pianificazione” con la Nato e che l’alleanza militare “non ha avuto alcun ruolo”.

Washington detta la linea. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha tenuto un incontro in formato Quad alla Casa Bianca con il consigliere diplomatico del presidente francese, Emmanuel Bonne, il consigliere per la politica estera e di sicurezza della cancelleria tedesca, Jens Ploetner, il consigliere per la sicurezza nazionale britannico, Tim Barrow, e il capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, “per discutere del nostro forte e fermo sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa”.

Sullivan ha ribadito “il sostegno incrollabile degli Stati Uniti all’Ucraina” e i partner “hanno discusso i passi che stiamo compiendo per rafforzare le forze ucraine sul campo di battaglia, anche attraverso la fornitura di artiglieria, difesa aerea e altre capacità critiche”.

In agenda anche i passi “per generare supporto per una pace giusta e duratura basata sui principi di sovranità e integrità territoriale dopo il summit di pace ucraino in Svizzera”. Dopo la riunione, il consigliere per la sicurezza nazionale ha visto Yermak “per discutere della partnership ferrea tra Stati Uniti e Ucraina, anche attraverso il supporto all’esercito ucraino e alla ricostruzione economica dell’Ucraina”.

Mosca contro il governo di Praga. Il bombardamento di Belgorod e della regione di Belgorod da parte ucraina, con munizioni a grappolo del sistema missilistico a lancio multiplo Vampire (Mlrs) di fabbricazione ceca, è stato un attacco terroristico e un atto intimidatorio pianificato. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo.

“Chiediamo ancora una volta a tutti i governi responsabili e alle strutture internazionali competenti di condannare fermamente questo brutale attacco terroristico e di prendere pubblicamente le distanze dal regime di Kiev e dai suoi alleati occidentali che commettono tali crimini”, ha detto il dipartimento diplomatico in una nota.

Il ministero degli Esteri russo è convinto che “si è trattato di un atto terroristico di intimidazione pre-pianificato e attentamente preparato”. Tutti gli organizzatori e autori di quanto è accaduto, “soffriranno inevitabili punizioni in conformità con la legge”, ha avvertito ancora il ministero, aggiungendo che l’operazione militare speciale continuerà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati, comprese la “denazificazione e la smilitarizzazione dell’Ucraina”.

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian parteciperà al vertice dei Paesi Brics che si terrà a Kazan in Russia dal 22 al 24 ottobre. Pezeshkian è stato ufficialmente invitato a partecipare dal Cremlino. Quello di ottobre sarà il primo vertice del blocco da quando l’Iran è entrato a farne parte lo scorso gennaio.

Il ministero degli Esteri iraniano ha respinto la dichiarazione del procuratore generale ucraino, Andriy Kostin, che ha accusato Teheran di aver venduto droni alla Russia e fatto sapere di aver aperto un fascicolo contro un generale delle Guardie Rivoluzionarie per l’addestramento delle forze militari russe impiegate sul campo di battaglia in Ucraina.


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