I CONSIGLI DEL LIBRAIO
Di Gabriele Grazi
Signore non son degno della tua mensa mi aspettano già gli amici con la griglia
Siamo nella settimana di Pasqua, Pasquetta è dietro l’angolo. Questo significa che il vostro stomaco sarà sottoposto ad avventure pantagrueliche che esalterete nel mentre e maledirete al bagno, che WhatsApp esploderà di gruppi “Pasquetta2023 griglia anche questo se ci riesci” che conterranno un numero di messaggi tale da necessitare dell’intera Pasquetta per essere letti, che alla fine vi renderete conto della verità di una massima che questo libro ci insegna: il silenzio è la cosa più straordinaria che esista in natura, lo si può interpretare in chiave filosofica o artistica, ma alla fine è costituito semplicemente dall’assenza di rompicoglioni nelle vicinanze. Dovrete sopravvivere a tutto questo e vi offro un toccasana micidiale: la lettura di un buon libro. Cerco sempre di recensire non solo capolavori ma anche buoni libri, che hanno una missione, che sono stati scritti intelligentemente, con un pensiero di fondo, e riescono a portarla a termine. Terminano sì, non si sedimenteranno più di tanto nel vostro animo, non saranno dei pilastri nella costruzione del vostro modo di osservare il mondo, così come non saranno delle pietre miliari su cui intere generazioni si appoggeranno per cercare rifugio, ispirazione, comparazione. Ma non per questo saranno dei libri trascurabili. Vivrete con loro bellissimi momenti, passando ore spensierate piene di risate, umorismo, una dolce intelligenza perché come detto si prendono a cuore la missione affidatagli: essere vostri buoni amici in una splendida giornata di sole, magari seduti su una panchina al parco o distesi su un telo in riva a qualche torrente. E come tutti i buoni amici sapranno farvi ridere, divertire, e in un clima disteso e rilassato sapranno anche ascoltarvi qualora il vostro umore venga preso dalla tristezza, come una nuvola che va a celare il sole. Attenderanno con voi che quella nuvola si levi di torno, e nel mentre proveranno a strapparvi un sorriso. Questo libro racconta le giornate di un pensionato romano, in cui una vecchiaia ancora piena di energia ha tuttavia inasprito i lati burberi del suo caratteraccio, per cui è misogino, misantropo, bugiardo, ladro… Lo accompagniamo nelle sue uscite quotidiane durante le quali ogni cosa che catturerà il suo sguardo verrà colpita come un fulmine dalle sue battute acide e scorrette, ma vi assicuro irresistibili. A tutto questo questo si aggiungerà una passione per la portinaia, il suo amico Armando che lo farà imbarcare nel tentativo di far innamorare due giovani ragazzi che non si conoscono ma che secondo lui sono destinati a stare insieme, la figlia che vuol dire famiglia e non sempre si traduce con tranquillità… “La bic è la cosa che più di ogni altra mi ricorda l’essere umano. E’ capace di imprese grandiose – compilare schedine vincenti e assegni scoperti – di azioni mediocri – scrivere liste della spesa e biglietti d’auguri – e di crimini orribili – vergare condanne a morte e lettere d’amore”. Portate con voi questo vecchiaccio per Pasqua e non ve ne pentirete. In un momento di silenzio a tavola se ne uscirà così: “Non si fa l’urologo per vocazione. Avere l’ambizione di salvare vite umane e mettere un dito nel sedere alla gente non sono progetti conciliabili”.
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