Attualità

I buoni motivi per accogliere il 2024

di Redazione -


di Marina Tomassetti

E mi son chiesta se Babbo Natale sia arrivato da te… Se l’idea della realizzazione del desiderio espresso, ti sia per un attimo balenata per la testa… Mi chiedo se hai avuto il tempo o la possibilità di renderti conto che il mondo stava preparandosi a celebrare un nuovo Natale, a ricevere nuovamente l’amore che si fa carne e ci insegna a donare senza aver la pretesa di ricevere… Mi sono chiesta se hai potuto gioire della famiglia riunita, se hai potuto stringerla forte a te, la tua famiglia.

Certamente non ti sarai preoccupato di scaricare Tik Tok sullo smartphone, quando il cellulare della tua mamma ha iniziato a vibrare e urlare un conto alla rovescia che ti avvisava di correre all’impazzata nel nascondiglio più vicino, per trovare riparo dall’imminente scarica di razzi che ti stava per piovere addosso. WoW, Home from command, è il nome di un’app da urlo, laddove avere qualche secondo in più prima del suono delle sirene che annunciano un bombardamento, può fare la differenza.

E a te, piccola creatura mai nata, cosa avrebbe voluto donare la tua mamma, se solo avesse potuto darti la vita, vederti nascere e stringerti forte a sé? Chissà quali erano i desideri del suo cuore, già preoccupato per te, quando il luogo in cui ogni conflitto doveva esser messo a tacere, per garantire l’assistenza ed i servizi sanitari necessari alla vita ed alla sussistenza di intere comunità, veniva bombardato; Mariupol è il luogo in cui avrebbe dovuto darti la vita ed invece è solo quello in cui la vostra vita si è spenta.

Cosa avresti chiesto per te, giovane vita rinnegata nel pieno del suo evolvere? Tredici anni e sentirsi perso, 13 anni e non riconoscersi negli sguardi di chi ti circondava, non anche nello stesso specchio in cui la tua immagine si rifletteva; 13 anni e provare così tanta paura di muovere i propri passi verso il futuro da rimanere stordito dalle voci, dal chiacchiericcio, dal giudizio, da quel maledetto dito puntato; 13 anni e togliersi la vita a Palermo o chissà dove; 13 anni e smettere di credere nell’Amore forse anche, non averlo mai sperimentato.

E tu, angelo biondo? Quale felicità hai potuto sperimentare nel mostrare orgogliosa il tuo ventre gonfio di bella speranza per quel figlio a cui già un nome e forse un volto avevi dato? Il mio 1° Natale, avresti scritto sul suo abito per la festa e di ogni dolcezza lo avresti ricolmato se, tra le tue braccia avessi potuto stringerlo. Donna da buone intenzioni resa cieca, non era amore quello che ti cingeva in un abbraccio di finta felicità mentre al mondo comunicavi l’arrivo del tuo bimbo; non era amore quello che con scaltrezza ed infame lucidità tradiva la tua fiducia perché, non era  umano chi che per trovare libertà infieriva sul tuo corpo e sceglieva di liberarsi di te e del figlio di cui indegnamente era padre.

E, come sarebbe stato bello tornare a trascorrere le vacanze di Natale nelle proprie case, tra i propri cari, nel relax di una pausa dai propri impegni, da una routine fatta di sacrificio, sogni, aspettative; tra il profumo di cannella e la morbidezza di uno stufato che sa di ricordi- memorie, felici di assistere all’ennesimo spettacolo pirotecnico invece di morire sotto i colpi sparati da un coetaneo votato all’odio ed all’orrore, in grado di programmare terrore e la sua stessa dipartita. Ma allora dov’è andato Babbo Natale? Il caro vecchietto è arrivato come ogni anno per i sorrisi e la gioia dei bambini non sempre buoni ma, sicuramente fortunati… Fortunati come non molti aldilà dei nostri occhi!

Nessun regalo, nessun desiderio, nessuna previsione nel giorno in cui l’Amore veste di sacralità la famiglia, nel giorno in cui l’Amore si fa uomo e vive in mezzo a noi, con noi. Disperazione, lacrime, buio, silenzio o rumore che annienta in questo 2023, sotto gli occhi indifferenti di tutti noi fortunati amici di Babbo Natale.

Il 2024 bussa alla porta, i preparativi per il grande veglione sono in fermento. Dove si va? In piazza? A casa di amici? Oppure in quelle infinite tavolate imbandite nei ristoranti che esibiscono menù altisonanti che però, non mancano di concludere la sfilata dei piatti promessi con la tradizionale preghiera alla fortuna ed all’abbondanza… Cotechino e lenticchia per tutti e, la paura di centellinare l’economia sparisce. Luci, abiti shock, sexi lingerie rossa e pioggia di fuochi d’artificio ad illuminare anche la notte più buia.

Ma, per te cosa c’è? Ovunque tu sia, chiunque tu sia, ti auguro di poter aprire le braccia ed accogliere l’amore caldo e sincero dei tuoi genitori, dei tuoi fratelli, di tuo marito o tua moglie, di tutti i tuoi cari, senza doverne avere timore; Ti auguro di essere ogni giorno quel che desideri essere, senza la paura di dover apparire diverso per essere accettato, accolto, amato; Ti auguro di poter fiorire al sole di giorni pieni di luce che hanno vinto sulla puzza di fumo e paura dei giorni delle tenebre; Ti auguro di sognare in grande e di lavorare giorno   per giorno per veder realizzato ogni desiderio del tuo cuore senza dover subire la frustrazione, la preoccupazione e l’angoscia che qualcuno possa un giorno  stravolgere la tua vita, decidendo per te che piega debba prendere la tua esistenza; Ti auguro di sorridere e gioire della vita che è un dono meraviglioso di cui esser grati; questa vita inviolabile, a volte ingestibile , incomprensibile ma VITA e TUA! E a te ESSERE UMANO auguro una cosa, una soltanto: ritrova te stesso, la tua identità perché lontano da ciò che sei non potrai camminare a lungo.

Al di là di ogni credo, l’Amore è nato e si è fatto UOMO, non c’è altro luogo in cui risieda se non dentro noi stessi. La tua Identità è quel che ti rende specie unica, è quel che dà il senso al tuo essere e valore al tuo fare. Sei nato d’umanità vestito; cercala, ritrovala, non perderla più e se mai ti sentirai perso, in balia di sconcerto e smarrimento, non pensare di esser solo, cercala in una mano tesa, in un cuore accogliente ed un orecchio vigile; non trasformarti in Caino perché sappi che Abele ti amerà, ti amerà comunque!

A te 2024 do il benvenuto ma, ti chiedo “non costringermi a mandarti un segnale, un cenno con la mano o con qualsiasi parte del corpo per farti capire che ho bisogno di aiuto, sia attento il tuo cuore e torni a parlare d’amore”!


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