Hot parade
di Simone Donati
Sale: Taylor Swift. Ovunque proteggili. Da country girl a regina degli Stati Uniti, e non solo per gli incassi stellari della sua musica. I dem, che non sanno più come liberarsi di nonno Joe, la vorrebbero per organizzare le nuove primarie. Magari per incoronare Michelle Oba-ma belle. Ovunque proteggili.
Stabile: Carla Bruni. L’amore è contagioso. Nel senso che se stai con un tipetto birichino come Nicholas Sarkozy, poi, ti scotti anche tu. Avrebbe imbastito una campagna pubblica a suo favore e indotto un teste contro il maritino a ritrattare le sue accuse. Chissà, magari facendogli gli occhi dolci o parlandogli di chissà quali alti valori civici e morali.
Scende: Kylian Mbappé. Lo hanno paragonato a Socrates, sognando di fare di un miliardario amico e sodale di Macron un’altra iconcina politico-cultural-sportiva progressista e di sinistra. Li hanno paragonati alla Democratia Corinthiana, invece le hanno buscate senz’appello dai ragazzini spagnoli. Ops.
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