Hot parade
di Simone Donati
Sale: Michelle Obama. La fissazione è peggio della malattia. Per battere quel gatto randagio amorale di Donaldone, i liberal Usa più petalosi ed estremisti candidano la moglie dell’ex presidente Barack. Già un’altra illustre consorte, donna forte che s’è tenuta il cognome del marito in cambio delle corna globali, è andata male.
Stabile: Fedez. Voi straparlate, voi dite, ma lui fa. I soldi, per la precisione. Mentre l’ex moglie Chiara viaggia a tutta velocità verso il ridimensionamento economico tra offertissime outlet e negozi da chiudere, lui agisce: vende quote sociali di una bevanda a Del Vecchio e incassa 250mila pesos dall’ex amico Luis Sal. Chapeau.
Scende: Rishi Sunak. Ti ricorderemo così, Rishi. Classista e guerrafondaio, come da migliore tradizione britannica pur essendo tu, figlio di magnati delle ex colonie. Sei stato l’esempio riuscito della vera integrazione. Questo è il tuo grande successo. Altro che la sinistra laburista. Ora incombe su te il fiato di BoJo. Auguri.
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