Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: Christine Lagarde. Compagni, avanti verso il governo Bce. Macron pensa alla governatrice più cattiva della storia per un esecutivo tecnico pur di non far governare Bardella e crede che Mélénchon sia tanto fesso e collabò da votarla. Il che è plausibile. Oggi e sempre desistenza, nasi turati per far felici i mercati. Compagni, avanti. C’è posto.

Stabile: Costa-Marattin. Il Centro italiano è diventato un incontro di wrestling. Dopo la faida Renzi-Calenda, coi due ex amici che si sfidati perdendo entrambi il quorum alle Europee, ecco un nuovo tag team che avanza. Tipo Totò e Peppino, pronti a combattere un nuovo round della guerra politica più autorefenziale di quelle dell’ex estrema sinistra.

Scende: Il tappo della Ue. Discreto e inamovibile. Messo lì per volere insondabile dagli eurocrati, senza un’effettiva utilità per i cittadini. Non si strappa da lì manco coi marines. Perché è un atto di responsabilità per l’ambiente e la democrazia. Obbligatorio. No, non è il secondo mandato di Ursula ma l’altrettanto odioso tappo imposto da Bruxelles


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