Hot parade
di Simone Donati
Sale: Luciano Spalletti. Fermatelo. Prima che si schianti. L’Italietta va all’Europeo e il cittì, adorato di qua, abbracciato di là, baciato ovunque, si sente Mosé. E perciò a Coverciano appende e mostra ispirato le Sante Tavole della Legge del giuoco del calcio. Sei comandamenti su come si sta in campo. In attesa della coppa promessa.
Stabile: Nelson Mandela. La vera uguaglianza è stata raggiunta. In Sudafrica. Dove il partito del Congresso Africano, quello di Nelson Mandela per capirci, ha preso una sonora bastonata dagli elettori. Che, nel segreto dell’urna dove Dio ti vede e il politicamente corretto no, compiono l’ultimo passo verso l’uguaglianza: i neri, come i bianchi, non sanno governare.
Scende: Giuseppe Conte. E chi lo toglie più di qua. Giuseppi continua a campeggiare qui grazie, stavolta, alle prodigiose gesta di tal Allegretti Marco, candidato M5s in Piemonte, indagato da due Procure per aver tentato di occultare 19 immobili (evitando cartelle per 2 milioni9 e per aver lucrato crediti su falsi progetti dalle tesi di laurea. O-ne-stà!
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