Attualità

Hot parade

di Redazione -


di Simone Donati

Sale: John Elkann. Le ultime lettere del presidente di Stellantis che, mentre sparge dividendi a piene mani (100 milioncini), evocando lo spirito di Marchionne dentro i manager del gruppo, delude i tifosi della Juventus con un’uscita che manco Allegri in apnea di risultati e di gioco: “Siamo all’anno zero”.

Stabile: Carlo Calenda. Il talento del Churchill dei Parioli: passare per il litigioso nella noiosissima guerra del centro. Mentre Pizzarotti lascia Bonino e Renzi, Carlo e Totò Cuffaro se le danno di santa ragione manco fossero su un ring di wrestling. Eppure, la soap opera del centro italico, le botte tra moderati (sic!) non appassionano nessuno.

Scende: il principe Harry. L’esilio del principe Harry sta per finire. Ma non perché farà pace col padre e col fratello. Piuttosto perché gli Stati Uniti non lo vogliono più. C’è un think tank conservatore, The Heritage Foundation, che dopo aver letto delle sue imprese con la droga nella biografia “Spare” ha deciso di trascinarlo davanti a un tribunale.


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