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“Ho peggiorato questo Paese”: show tv di Grillo. Poi attacca Bongiorno che difende la ragazza che accusa il figlio di stupro

di Angelo Vitale -


“Ho peggiorato questo Paese”: Beppe Grillo da Fabio Fazio a Che tempo che fa sul canale Nove di Discovery confessa riflessioni che, quanto meno, dovrebbero indurre chi le fa ad abbandonare la scena politica. Invece il comico genovese fondatore del movimento che rivoluzionò il panorama politico, dal 2017 ne è ancora garante nazionale dopo esserne stato capo. E il suo intervento in tv, alla fine è qualcosa a metà tra lo spettacolo – richiamato a “fare il comico” dal pubblico – e il comizio personale, intervenendo anche sulla vicenda che investe suo figlio Ciro, a processo per stupro in Sardegna con altri tre suoi amici. Uno show che alla fine non avrà conseguenze sul suo ruolo, quasi sempre atteso nel suo preservato protagonismo nella circostanza di importanti svolte della politica italiana o degli stessi 5Stelle.

“Prima c’era Casaleggio che era un organizzatore e aveva metodo – si è schernito -. Io invece non sono in grado di condurre e portare a buon fine un movimento politico: faccio danni anche da solo quando sono a casa. Guidare proprio non posso”.

E ancora: “Sono anziano, confuso. Mi sono ritirato un po’ a guardare cosa succede. Sono qua – ha detto Grillo- per sapere un attimo chi sono e in base a quello che pensate voi di me. La mia mente va a compartimenti stagni. Io sono in base a quello che voi vedete in me – ha filosofeggiato a modo suo. Sono d’accordissimo con chi mi dice che sono il peggiore. Di certo io ho peggiorato questo Paese: quelli che ho mandato ‘affanc…’ ora sono al governo. Sono venuto per capire cosa fare, se continuare o non continuare”.

Poi, sul filo del sarcasmo e cavalcando anche il generalizzato giudizio negativo per la politica che cova in gran parte degli elettori originari del movimento che fondò: “Giuseppe Conte è migliorato, prima parlava tanto e si capiva poco. Era perfetto insomma per fare politica: un bell’uomo, veniva dall’accademia, parla inglese. Non era iscritto al Movimento. Lo abbiamo scelto io e Di Maio che era il più bravo e il più intelligente ma poi ci ha pugnalato…”, lanciando strali all’ex ministro, dal giugno scorso rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico.

Infine, l’attacco di Grillo, senza contraddittorio, all’avvocata – anche parlamentare della Lega -, che difende la ragazza parte offesa del processo per stupro che vede alla sbarra suo figlio Ciro e i suoi tre amici a Tempio Pausania in Sardegna. “E’ inopportuno – ha detto -che un avvocato, presidente della commissione Giustizia, una senatrice della Lega faccia comizietti davanti ai tribunali dove c’è una causa a porte chiuse…: così si mischia tutto…”.


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