Hamas annientato o detta ancora legge a Gaza? Incertezza in Israele
Cortocircuito strategico e comunicativo a Tel Aviv: Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire d a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi e della rinuncia da parte dell’organizzazione al controllo sulla Striscia. A rivelarlo è stato il coordinatore del governo israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch, in un’intervista a Bloomberg. “Sono pronto a fornire un passaggio sicuro a Sinwar, alla sua famiglia, a chiunque voglia unirsi a lui. Vogliamo indietro gli ostaggi, vogliamo la smilitarizzazione, la deradicalizzazione, un nuovo sistema che gestisca Gaza”, ha detto Hirsch ammettendo implicitamente la forza del gruppo islamista palestinese.
Hamas a Gaza e i dubbi di Israele
L’esatto contrario di quanto ha dichiarato poche ore prima il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. Queste le parole pronunciate dal ministro davanti ai giornalisti stranieri: “Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas è impegnato nella guerriglia e noi stiamo ancora combattendo i terroristi di Hamas e perseguendo la leadership di Hamas”. Gallant ha addirittura sostenuto che lo Stato ebraico sia sul punto di completare le proprie operazioni militari nell’enclave palestinese e stia concentrando la propria attenzione sul fronte settentrionale con il Libano. L’esercito israeliano (Idf) ha colpito la notte scorsa circa 30 sistemi di lancio e infrastrutture militari di Hezbollah nel sud del Paese dei Cedri. Gli obiettivi colpiti “rappresentavano una minaccia per i civili israeliani nelle aree di Jibbain, Naqoura, Deir Seryan e Zibqin”, si legge nel messaggio dell’Idf su Telegram. I miliziani sciiti hanno annunciato la morte di un loro combattente nel sud a seguito di raid aerei israeliani.
Fonti mediche, citate dall’agenzia Wafa, hanno riferito che almeno tre civili sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti durante l’attacco aereo di ieri pomeriggio nella scuola “al-Jaouni”, situata nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. In precedenza, il portavoce dei militari dello Stato ebraico aveva confermato il bombardamento specificando che aveva come obiettivi i militanti di Hamas che operavano in un’area di comando e controllo situata nella scuola.
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