Hacker russi all’attacco del sistema di buste paga di NoiPA: a rischio molti enti locali
Comuni piccoli e grandi, Province, Comunità montane e altro ancora, negli enti pubblici nazionali e locali: lo scheletro della Pubblica Amministrazione, da giorni al centro di attacchi informatici che sono opera del gruppo hacker russo Lockbit che lo ha ha rivendicato. Nel mirino, NoiPA e i servizi digitali di Westpole assicurati alla Pubblica Amministrazione: tra questi, le richieste di riscatto in criptovalute al provider che ospita diversi servizi di Pa Digitale, società privata del gruppo Buffetti che eroga prestazioni a migliaia di realtà, riguardano il sistema che garantisce rendicontazione di buste paga e fatturazione elettronica.
Problemi segnalati fin dai primi giorni di dicembre, il 5 e l’8 di questo mese i segnali più evidenti, cui Westpole ha reagito, pare, riuscendo a rimettere in sesto il 50% dei servizi, in una situazione ove i restanti dati e sistemi di funzionamento sono in tilt.
Un problema attualissimo, nel periodo natalizio più che in ogni mese dell’anno, quello del blocco del sistema di pagamento delle buste paga. Disagi anche per la fatturazione elettronica, con il blocco del programma Quifattura che mette a rischio scadenze e adempimenti di fine anno.
Un attacco che si ripete dopo quattro anni, a questo preciso settore della Pubblica Amministrazione. Già nel 2019 un avviso pubblico di NoiPA aveva reso noti “rilevati limitati e circoscritti casi (15 su un totale di oltre due milioni di amministrati) di modifiche dell’Iban non confermati dal dipendente beneficiario. Casi prontamente gestiti, anche grazie all’intervento della Polizia Postale”.
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