Attualità

Hacker a 15 anni, cambiava voti in pagella e le rotte delle navi nel Mediterraneo

di Claudia Mari -


Un ragazzo di soli 15 anni, residente a Cesena, è stato identificato e denunciato per attività di hacking estremamente sofisticate. L’adolescente, operando direttamente dalla sua cameretta, era riuscito a introdursi nel sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito per alterare i voti nelle pagelle scolastiche, trasformando insufficienze in valutazioni positive. Ma non si limitava a questo: le sue incursioni informatiche si estendevano a sistemi ben più complessi e delicati, come quelli legati alla navigazione marittima. Tra le sue azioni più clamorose, la modifica delle rotte di petroliere in transito nel Mediterraneo, una pratica che avrebbe potuto avere gravi conseguenze per la sicurezza.

L’indagine che ha portato alla sua identificazione è stata condotta dalla Polizia Postale e coordinata dalla Procura distrettuale di Bologna, specializzata in reati informatici. Tutto è iniziato mesi fa, quando a Forlì era stata presentata una denuncia che segnalava accessi non autorizzati a software utilizzati per la navigazione marittima. Gli investigatori hanno scoperto che dietro questi attacchi si celava una mano inesperta ma ingegnosa: un giovane appassionato di tecnologia che, per puro divertimento, si intrufolava in sistemi complessi e li manipolava come fossero videogiochi.

Dalle indagini è emerso che il 15enne non si limitava a sperimentare con i software di navigazione: aveva anche preso di mira il sistema del Ministero dell’Istruzione. Qui si occupava di alterare i voti scolastici, cancellare debiti formativi e risparmiava agli studenti il peso degli esami di riparazione a settembre. Un “servizio” clandestino che, apparentemente, offriva senza scopo di lucro, mosso solo dal desiderio di sfidare il sistema e di dimostrare le proprie abilità tecniche.

La polizia ha fatto irruzione nell’abitazione del giovane, sequestrando computer e dispositivi elettronici utilizzati per le sue attività illecite. Il fascicolo, inizialmente avviato a Forlì, è stato poi trasferito alla Procura dei Minori, che ora sta valutando le responsabilità penali del ragazzo. I genitori del giovane, stando alle prime dichiarazioni, sarebbero stati completamente ignari delle azioni del figlio.

Le autorità ora cercano di capire come abbia acquisito tali competenze e se ci siano stati complici o persone che lo abbiano guidato in queste azioni.


Torna alle notizie in home