Esteri

Guterres parla di pace, Peskov di obiettivi militari e Biden ancora di armi

di Ernesto Ferrante -


È ora di una “pace giusta” in Ucraina. L’ha affermato ieri il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres aprendo l’Assemblea generale delle Nazioni unite.

“I civili stanno pagando il prezzo con innumerevoli morti, vite distrutte e comunità devastate”, ha detto Guterres. “È ora, ha aggiunto, di una pace giusta, basata sulla Carta delle Nazioni Unite, sul diritto internazionale e sulle risoluzioni delle Nazioni Unite”.

Durissimo il suo passaggio sull’impunità: “Possono calpestare il diritto internazionale, possono violare la Carta dell’Onu. Possono invadere un altro Paese, portando distruzione ad intere società o non rispettando interamente il benessere del proprio popolo. E non succede nulla. Il livello di impunità nel mondo è politicamente indifendibile e moralmente intollerabile”.

“Oggi un numero crescente di governi ed altri si sentono di diritto di avere una carta uscita di prigione”, ha proseguito ancora, senza citare espressamente i destinatari delle sue pesanti accuse.

L’operazione speciale della Russia in Ucraina terminerà quando Mosca raggiungerà tutti i suoi obiettivi. Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, commentando le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui il conflitto si concluderà prima del previsto.

A Kiev servono “più capacità di difesa aerea e più capacità per consentire agli ucraini di attaccare i russi nei luoghi dai quali i russi li stanno attaccando. Altrimenti agiranno nella totale impunità”, ha ribadito l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell al termine di un incontro informale dei ministri degli Esteri europei a margine dell’Assemblea Onu.

Altre armi agli alleati. “Non possiamo stancarci, non possiamo distogliere lo sguardo e non cesseremo di sostenere l’Ucraina”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel suo intervento alla 79esima sessione dei lavori in corso New York.

“La buona notizia, ha incalzato Biden, è che la guerra di Putin ha fallito nel suo obiettivo principale. Ha deciso di distruggere l’Ucraina, ma l’Ucraina rimane libera, ha deciso di indebolire la Nato, ma la Nato è più forte, più grande e più unita che mai”.


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