Esteri

Guerra in Ucraina: Witkoff va da Putin, Trump: “La Russia si deve muovere”

di Flavia Romani -


Dopo oltre quattro ore di intensi colloqui a San Pietroburgo, si è concluso l’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff. Si tratta del terzo incontro in due mesi, parte di un rinnovato sforzo dell’amministrazione Trump per promuovere un cessate il fuoco in Ucraina.

Durante la riunione, Witkoff ha presentato a Putin un ultimatum: se la Russia non accetterà di porre fine ai combattimenti entro la fine di aprile, non solo non potrà sperare nella revoca delle sanzioni, ma dovrà affrontare ulteriori misure punitive. Il presidente Trump ha espresso impazienza per la mancanza di progressi, affermando che “la Russia si deve muovere” e sottolineando l’urgenza di porre fine a una guerra che causa “migliaia di morti a settimana” .

Parallelamente, gli Stati Uniti e la Russia hanno avviato colloqui preliminari a Riad, in Arabia Saudita, per esplorare vie diplomatiche verso la pace. A questi incontri hanno partecipato il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Tuttavia, l’Ucraina non è stata invitata a questa fase iniziale dei negoziati, suscitando preoccupazioni a Kiev e tra gli alleati europei.

Il presidente Putin ha ribadito che qualsiasi tregua dovrà portare a una pace duratura e affrontare le cause profonde del conflitto. Tra le condizioni poste da Mosca vi è la garanzia che l’Ucraina non entrerà nella NATO, una posizione condivisa anche da alcuni funzionari americani nel contesto della soluzione del conflitto.

Nel frattempo, gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno riaperto le trattative per un accordo sui minerali critici, con una delegazione ucraina a Washington per un nuovo round di negoziati. Si tratta del primo incontro in presenza da quando la Casa Bianca ha presentato la sua proposta rivista, e dovrebbe durare due giorni.

Nonostante l’intensificarsi degli sforzi diplomatici, gli analisti rimangono scettici sulla disponibilità della Russia a ridurre le operazioni militari in Ucraina. La situazione rimane fluida, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi nei prossimi giorni e settimane.


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