Politica

Guasto a Roma, ferrovie in tilt: per Salvini è “colpa” di un chiodo

di Eleonora Ciaffoloni -


Tutta colpa di un “errore di un privato”, di una ditta che nei lavori fatti durante la notte tra martedì e mercoledì avrebbe “piantato un chiodo su un cavo”: se l’è cavata così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – nonché vicepremier – Matteo Salvini sul caos ferrovie.

Un chiodo per cui dalle ore 6.30 del mattino ha mandato in tilt prima le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina – con treni cancellati, ritardi di ore e tabelloni neri senza aggiornamenti – e poi a cascata tutte le altre stazioni. Alta Velocità bloccata sia in direzione Napoli che in direzione Milano, Intercity fermi e per i treni regionali un vero e proprio buco nero. Il destino peggiore è toccato ai passeggeri delle tratte interne al Lazio e soprattutto quella per Fiumicino Aeroporto che rappresenta una delle tratte più frequentate d’Italia, per ovvi motivi. Ma ci sono anche i pendolari: quelli rimasti a piedi e in attesa ma anche quelli che sono partiti prima del guasto delle 6.30 con i convogli che sono rimasti fermi lungo i binari e i pendolari impossibilitati a scendere dalle carrozze e rimasti bloccati nel viaggio e quindi senza poter raggiungere il luogo di lavoro.

Per Salvini è stato un chiodo, ma arrivano spiegazioni anche da Rfi: si è trattato di “un guasto elettrico raro”, spiegando che sarebbe stata una disconnessione nella cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione a provocare ritardi e cancellazioni. L’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, ha affermato che gli operai sono intervenuti prontamente e la circolazione è stata ripristinata alle 8:30, ma i disagi sono continuati nella giornata con i ritardi che sono arrivati fino a 160 minuti. Il guasto ha colpito anche altre città, come Bologna, Napoli e Milano, con ritardi fino a 260 minuti per alcuni treni. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha garantito che si sta lavorando per risolvere il problema, ma la gestione sembra da rivedere e dall’opposizione, in particolare Pd e Avs arrivano attacchi al veleno.


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