Esteri

Grecia in fiamme, la minaccia è su Atene: arrivano aiuti dall’Ue

di Eleonora Ciaffoloni -


La Grecia è in fiamme: il grande caldo, la siccità e i venti bollenti hanno messo in ginocchio buona parte della penisola ellenica. Dal pomeriggio di domenica, 11 agosto, attorno alle 15, i roghi hanno iniziato a propagarsi nella zona di Maratona, avvicinandosi pericolosamente alla città, a circa 40 chilometri a nord-est di Atene.

Lì, i circa 7mila abitanti della zona, sono stati allertati dalla Protezione Civile prima tramite sms e poi sono stati evacuati per precauzione. Le fiamme però, non si sono fermate e, alimentate dal forte e caldo vento proveniente dall’Egeo, hanno iniziato a minacciare le città limitrofe. A Penteli (a sud di 15 chilometri rispetto alla capitale) sono stati evacuati un ospedale pediatrico e uno militare, mentre sono stati registrati diversi casi di persone che hanno sofferto di inalazioni da fumo.

Ma anche a Megara – nella regione dell’Attica occidentale – e salendo più a nord verso Salonicco nella regione di Lagadas, le fiamme hanno preso il sopravvento e sono iniziate le operazioni di soccorso, con il numero di persone e di mezzi coinvolti che aumenta di ora in ora. Al momento oltre 510 vigili del fuoco stanno lavorando con oltre 150 veicoli da terra e con circa 30 mezzi aerei che continuano a scaricare acqua nei punti più critici dell’incendio. La grande emergenza, ancora non rientrata, ha costretto il premier greco Kyriakos Mitsotakis a rientrare anticipatamente dalle vacanze già nel pomeriggio di domenica per seguire da vicino il corso degli eventi e per coordinare i soccorsi.

Un primo contingente di 91 soccorritori della sicurezza civile è partito all’alba da Brignoles (Francia) a bordo di diversi veicoli antincendio in direzione della Grecia, travolta da un grave incendio alla periferia di Atene.

Fanno parte dei circa 180 vigili del fuoco e soccorritori e 55 camion inviati come rinforzi, nell’ambito di un meccanismo di protezione civile dell’Unione europea creato nel 2001, come ha annunciato lunedì il ministro francese, Gerald Darmanin.
Questi rinforzi raggiungeranno il porto di Ancona, per raggiungere la Grecia via nave, traversata che richiederà quasi 24 ore.
Questi soccorritori, dotati di 31 veicoli tra cui autocisterne che possono trasportare fino a 8 mila litri d’acqua, fanno parte del reggimento di Brignoles e Nogent-le-Rotrou (Eure-et-Loir).

“Sono i più grandi camion che abbiamo, e soprattutto i più recenti, quindi sono davvero uno strumento eccellente nella lotta contro gli incendi boschivi”, ha spiegato il capitano Mathilde, a capo della prima compagnia di intervento dell’unità di intervento della sicurezza civile. “Ci aspettiamo di trovare un incendio davvero molto grande che dovrebbe estendersi su 15 mila-16 mila ettari, quindi settori molto grandi”, ha aggiunto. 

Tuttavia, ha assicurato che questi rinforzi non mettono in pericolo le capacità di difesa contro possibili incendi in Francia, particolarmente a rischio a causa delle alte temperature. 

Grecia in fiamme: i tanti precedenti – Di certo, per la Grecia, questi fenomeni non sono una novità: tuttavia, negli ultimi anni la frequenza e l’intensità degli incendi sono aumentati, soprattutto in questo 2024. Da maggio a oggi sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco, anche a causa dell’aumento del caldo.


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