GRAVI INDIZI DI REATO- L’horror negli Usa: Ed Gein, il Macellaio di Plainfield
Ed Gein, noto anche come il “Macellaio di Plainfield,” è stato uno dei criminali più noti nella storia americana, il cui nome è diventato sinonimo di orrore e perversione. Nato nel 1906 a La Crosse, Wisconsin, e cresciuto in un ambiente isolato e opprimente, Gein ha vissuto un’infanzia segnata dalla figura della madre Augusta, una donna severa e fanatica religiosa che disprezzava il mondo esterno e vedeva il peccato ovunque. Augusta controllava Ed e suo fratello Henry, impedendo loro di avere rapporti sociali e coltivando in Ed un attaccamento morboso e una visione distorta della realtà. La morte della madre nel 1945 sconvolse profondamente Gein, che rimase solo nella fattoria di famiglia, coltivando progressivamente verso comportamenti patologici. Nel 1957, una serie di indizi collegati alla scomparsa della proprietaria di un negozio, Bernice Worden, ha condotto le autorità alla fattoria di Gein a Plainfield. Qui gli investigatori hanno fatto una scoperta scioccante: la casa è un vero e proprio museo dell’orrore, con oggetti e mobili realizzati con parti del corpo umano. Sono stati trovati teschi usati come decorazioni, maschere ricavate da volti umani e persino un abito fatto di pelle umana, che Gein avrebbe indossato per “diventare” sua madre o emulare la sua figura. La polizia scoprì che, oltre ad aver ucciso Worden e un’altra donna, Mary Hogan, Gein aveva profanato numerose tombe, esumando cadaveri per realizzare i suoi macabri “souvenir”. Il caso di Gein ha sconvolto l’opinione pubblica e ha attirato l’interesse di psichiatri, criminologi e persino scrittori, ispirando alcuni dei più noti personaggi dell’horror, come Norman Bates di “Psycho”, Leatherface di “Non aprite quella porta” e Buffalo Bill de “Il silenzio degli innocenti”. Durante il processo, Gein è stato dichiarato mentalmente infermo ed èstato internato in un ospedale psichiatrico, dove è vissuto fino alla sua morte nel 1984. La figura di Ed Gein continua a rappresentare uno dei casi più inquietanti della criminologia e ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare, diventando simbolo della parte più oscura e deviante della mente umana.
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