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Gratteri: “giudici a minimo storico di credibilità”. Errori giudiziari, i numeri e le spese per risarcirli

di Angelo Vitale -


Fanno rumore le parole di uno dei più noti magistrati italiani: “Noi magistrati oggi siamo ai minimi storici di credibilità, perché abbiamo fatto degli errori”, così il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nicola Gratteri, uno dei più determinati magistrati antimafia del nostro Paese, intervistato giorni fa da Gianluigi Nuzzi nel corso della seconda edizione di Capri D’Autore.

“Io avevo detto che il presidente della Repubblica avrebbe dovuto convincere i componenti del Consiglio superiore della magistratura a dimettersi, perché sul caso Palamara bisognava lanciare il messaggio alla gente che si stava voltando pagina, che si faceva un taglio netto. Non è stato fatto – ha aggiunto Gratteri -, con il risultato che è passato il messaggio che si voleva tutelare una corporazione che non voleva lasciare la poltrona. E questo ci ha resi più deboli, anche perché le correnti all’interno della magistratura sono ancora tante”.

Ma quanti sono gli errori giudiziari in Italia? L’associazione Errorigiudiziari.com da oltre 25 anni approfondisce il fenomeno: la sua ultima “fotografia” riguarda il 2023 ma cristallizza pure i dati dal 1991 ad oggi. Fino a dicembre 2023 i casi sono stati 31.397: in media, poco più di 951 l’anno. Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 960 milioni 781 mila euro, per una media di poco inferiore ai 29 milioni e 114 mila euro l’anno.

Dal 1992 al 31 dicembre 2023, si sono registrati 31.175 casi: vuol dire che, in media, si sono registrati oltre 974 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa di circa 874 milioni e 500 mila euro in indennizzi, per una media di circa 27 milioni e 328 mila euro l’anno.

Dal 1992 al 31 dicembre 2023, si sono registrati 31.175 casi di ingiuste detenzioni: in media, oltre 974 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa di circa 874 milioni e 500 mila euro in indennizzi, per una media di circa 27 milioni e 328 mila euro l’anno.

Media di spesa per indennizzi confermata anche nel 2023: i casi di ingiusta detenzione sono stati 619, per una spesa complessiva in indennizzi di cui è stata disposta la liquidazione pari a 27 milioni 844 mila euro.


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