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Grano, proteste in Puglia: “Proteggere il frumento nazionale”

di Angelo Vitale -


Grano, dal porto di Bari la protesta dei cerealicoltori pugliesi riuniti dalla Cia “per una filiera equa e trasparente, per non disperdere un grande patrimonio nazionale”. Nel porto, nelle ultime settimane, l’arrivo di carichi di grano importato dall’estero con il crollo del valore del frumento duro italiano (a 200 euro a tonnellata, passivo del primo trimestre a oltre 1 miliardo, ndr). Una mobilitazione che “è azione di civiltà, equità sociale e prospettiva – ricorda il presidente nazionale Cristiano Fini-. Con il prezzo del gasolio in salita, le aziende rinunciano alle lavorazioni meccaniche per non andare in perdita”.

Le navi, denuncia il presidente Cia Puglia Gennaro Sicolo “arrivano, oltre che dalla Turchia, anche da Romania e Malta, Paesi che non esportano grano duro”. Interrogativi aperti: “Siamo sicuri che sia di loro produzione? O è tutta una manovra della Russia per aggirare l’embargo?”.

Già ad aprile, secondo i dati ministeriali certificati cui fanno riferimento i cerealicoltori pugliesi, l’import di grano duro ha raggiunto la quota necessaria alle industrie italiane della pasta. “Per quale motivo, allora – si chiede ancora Sicolo – da maggio e tuttora i porti italiani accolgono navi con tonnellate di frumento duro importato?”.

Quindi, un pacchetto di richieste: una taskforce per controlli nave per nave e alle frontiere per accertare il Dna e la provenienza del grano, una verifica in giacenze delle industrie e centri di stoccaggio, il via immediato alle misure di Granaio Italia finora slittato di un anno, subito i contratti di filiera che partano dai costi medi di produzione certificati Ismea o da Università, ripristino della Commissione Unica Nazionale, controllo serrato dell’etichettatura 100% grano duro italiano, più valore alla pasta 100% grano italiano, una stabile interprofessionale dei cereali per modernizzare il settore, più incentivi alla ricerca pubblica e privata per migliorare le rese e le qualità del raccolto.


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