Napoli

Grandi manovre verso il Centro: ecco Moderati e Riformisti in Regione

di Redazione -

STEFANO CALDORO


Lavori in corso nel centrodestra in Campania. Al consiglio regionale nasce un nuovo gruppo, si tratta dei “Moderati e Riformisti”. Ne fanno parte (per ora) l’ex governatore Stefano Caldoro, Massimo Grimaldi, Gennaro Cinque e Livio Petitto, che della nuova compagine politica sarà anche capogruppo. Proprio Petitto ha presentato la formazione affermando che l’obiettivo sarà quello di “rafforzare, unire e allargare il centrodestra”. Per riuscirci, lo strumento sarà quello di un gruppo politico che intende porsi come “punto di riferimento per la cultura moderata e riformista”. Petitto promette che Moderati e Riformisti sarà “in prima linea per costruire un’alternativa alla fallimentare esperienza di questa sinistra” e “per consegnare alla Campania, in linea con l’esperienza di buon governo nazionale, una proposta seria e credibile”.

Petitto, evidentemente, sa bene di cosa parla dal momento che è stato eletto in consiglio regionale proprio con il centrosinistra. Nella lista “Davvero-Partito animalista”. E fu un ripiego perché, nelle fasi concitate e finali della consegna delle liste, il Pd gli “tolse” il posto che aveva. Petitto, lentamente, si è disunito rispetto alla compagine a sostegno del governatore Vincenzo De Luca del quale è diventato avversario. Il piano, però, sembra più ampio. E lungimirante. L’operazione politica, infatti, punterebbe a creare un ponte verso il centro per la coalizione di destra. Si immagina di costruire uno schieramento in grado di contendere la Regione al centrosinistra che, nel 2020, ha trionfato con poco meno del 70 per cento dei voti tributati all’uscente De Luca. Che, però, non si potrà ricandidare. O, almeno, non potrà farlo con il Pd dal momento che Elly Schlein gli ha dichiarato guerra negandogli il sogno del terzo mandato. E ha ribadito la sua posizione allontanando il figlio di Vincenzo, Piero De Luca, dalla vicepresidenza del gruppo alla Camera del Pd.

Il centro, dai tempi di Bassolino e fino a oggi, è sempre stato decisivo per la Regione Campania. Chi guadagna quest’area politica può dirsi legittimamente in vantaggio sugli avversari. Ma c’è anche un altro aspetto della vicenda. E cioè che sarebbe molto difficile immaginare che le forze centriste si alleino al monolite “sinistra-sinistra” di Pd-M5s. Insomma, per le elezioni mancano ancora un paio d’anni. Ma le grandi manovre per Palazzo Santa Lucia sono già iniziate.

Antonio Laspina


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