Grandi carnivori, a Bolzano e Trento ordinanze e denunce
Il tema dei grandi carnivori, orsi e lupi, in Trentino Alto Adige divide sempre di più l’opinione pubblica. Il clima è talmente surriscaldato che anche un artista, come lo scultore asiaghese Marco Martello, noto con il nome cimbro Martalar, per avere realizzato sopra Molveno un orso utilizzando le radici dei larici abbattuti sei anni fa dalla tempesta Vaia ha subito pesanti minacce via social. “Scolpendo questa installazione In Trentino a 1.550 metri tra le rocce del Parco naturale Adamello Brenta – racconta – non volevo nella piaga, ma contribuire a rimarginare una ferita. Il risultato, per colpa dei feroci attacchi è che ora ricevo minacce di morte contro di me e la mia famiglia”. In prima linea contro la proliferazione degli orsi e dei lupi sono soprattutto i sindaci del Trentino Occidentale, che si fanno interpreti dei disagi della popolazione. Ma anche i primi cittadini dell’Alto Adige sono sulle barricate contro i lupi dopo le predazioni dei giorni scorsi. Tanto che il presidente Arno Kompatscher ha firmato un’ordinanza per abbattere due lupi in Val Venosta. Non è escluso che le associazioni animliste, com’è avvenuto in passato, presentino un ricorso al Tar di Bolzano. “Era ora che si firmasse l’ordinanza – afferma il sindaco di Malles, Josef Thurner – e credo che il provvedimento non dovrà rimanere isolato perché i lupi mettono in pericolo i nostri masi di montagna”. Mentre nei giorni scorsi era stato l’omologo trentino Maurizio Fugatti (nella foto) a ordinare l’uccisione dell’orsa Kj1. “Non è che i trentini non vogliano bene agli orsi – ripete in questo periodo il governatore Fugatti -, ma quanto assistiamo ad aggressioni da parte dei plantigradi confidenti non possiamo che agire in maniera diversa se vogliamo tutelare residenti e turisti perché i rischi sono eccessivi”. Quanto alla decisione di inaugurare l’installazione di Molveno dopo Ferragosto il padre di Andrea Papi, ucciso dall’orsa Jj4 nell’aprile 2023 afferma: “È una cosa vergognosa, una scelta priva di sensibilita. Mesi fa un conoscente mi aveva chiesto cosa pensavamo, come famiglia, di un orso di Martalar qui in valle. Abbiamo espresso il nostro giudizio negativo, esteso anche al versante opposto del Brenta. Non abbiamo saputo più niente, nessuna comunicazione ufficiale”. Se i lupi finora non hanno mai attaccato l’uomo, e un censimento ne ha individuati 78 in Alto Adige, la contabilità è ben diversa per gli orsi in Trentino, dove ufficialmente sarebbero 98, ma c’è chi sostiene che sono oltre 150. A luglio sono stati 46 gli avvistamenti di orso segnalati dai cittadini alla Provincia di Trento. Significa 1,4 avvistamenti in media al giorno. Di questi, il 30%, dunque 14, sono stati dell’orsa Kj1, accompagnata dai tre piccoli dell’anno, che è stata uccisa il 30 luglio dalle guardie provinciali su ordine di Fugatti. Questi dati si leggono nel rapporto mensile nella sezione «Grandi carnivori» del sito della Provincia di Trento. Sono stati invece 33 i danni provocati dagli orsi al patrimonio agricolo, apiari, pollai, ovicaprini e recinzioni. In Alto Adige i lupi hanno causato danni dieci volte superiori a quelli degli orsi: sono stati erogati indennizzi per quasi 100.000 euro (lupi) e circa 8.000 euro (orsi). A settembre in Val di Sole si celebrerà un referendum sulla presenza degli orsi. Un recente sondaggio tra i trentini sottolinea che il 73% dei residenti è contrario alla presenza incontrollata dei plantigradi. “Il progetto Life Ursus nato con presupposti di sostenibilità – afferma il governatore altoatesino Kompatscher – non è più compatibile con la realtà”. Lo stesso Fugatti ha sottolineato a più riprese che il suo principale dovere è la difesa della popolazione, soprattutto in quelle vallate in cui la presenza degli orsi è massiccia. “Noi non siamo contro gli animali – ribadisce – siamo per una integrazione equilibrata in cui non sia l’uomo a patirne, come gli episodi riportati dalle cronache, anche recenti, hanno evidenziato. Il rapporto con i grandi carnivori non deve essere problematico come purtroppo è diventato in certe realtà. I sindaci riportano i fortissimi disagi dei loro cittadini”. Anche il Pd Trentino, spesso critico col governatore, sottolinea che “la presenza degli orsi richiede interventi più decisi ed efficaci. In particolare riteniamo indispensabile un aumento delle risorse a rinforzo della squadra di emergenza anti-orso per attuare anche in maniera programmata gli interventi di dissuasione”. La convivenza degli orsi con l’uomo in Trentino è un tema di cui si tornerà a parlare. L’opinione pubblica è divisa.
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