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Gli Usa temono un imminente attacco dell’Iran a Israele

di Angelo Vitale -


A ulteriore rischio imminente il Medio Oriente. Gli Stati Uniti ritengono che l’Iran potrebbe attaccare Israele entro le prossime 24-48 ore. Lo scrive Axios, citando fonti informate, secondo cui il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto ai colleghi dei Paesi del G7 che Washington ritiene che un attacco iraniano contro Israele potrebbe iniziare entro le prossime 24-48 ore.

Secondo il rapporto, Blinken ha parlato con i suoi omologhi nel contesto degli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per allentare le tensioni nella regione e impedire lo scoppio di una guerra totale.

Poiché gli Stati Uniti ritengono inevitabile un attacco iraniano dopo l’uccisione di alti funzionari di Hezbollah e Hamas la scorsa settimana, Blinken ha detto ai funzionari, in un colloquio telefonico, che fare pressione su Teheran affinché limiti il ​​suo attacco è il modo migliore per evitare una guerra nella regione. Blinken ha affermato che gli Stati Uniti non conoscono l’esatta tempistica del previsto attacco iraniano, aggiunge Axios, ma ritengono che potrebbe iniziare già oggi.

Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, ha presieduto ieri una riunione in videoconferenza dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Medio Oriente, organizzata nell’ambito della presidenza italiana del G7. “Insieme ai nostri partner, abbiamo espresso forte preoccupazione per i recenti avvenimenti che minacciano di determinare una regionalizzazione della crisi, a partire dal Libano”, ha dichiarato Tajani. “Invitiamo le parti interessate a desistere da qualsiasi iniziativa che possa ostacolare il percorso del dialogo e della moderazione e favorire una nuova escalation”.

“Riaffermando il nostro sostegno al Piano Biden, abbiamo ribadito il carattere prioritario di una favorevole conclusione dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e sulla liberazione degli ostaggi, e confermato il nostro impegno per intensificare l’assistenza umanitaria alle popolazioni della Striscia anche nell’ ambito di Food for Gaza” ha continuato Tajani.

Da Tajani ricordata l’importanza del rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu per la gestione della presenza militare ai confini fra Libano e Israele. I ministri degli Esteri hanno condiviso informazioni sul Libano e concordato su necessità mantenere un raccordo operativo costante nella regione, oltre a un coordinamento politico.


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