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Gli Ultras dell’Udinese rendono omaggio all’amico Tominaga

di Gianluca Pascutti -


Domenica scorsa, prima del calcio d’inizio della partita tra Udinese e Como, la Curva Nord dello Stadio Friuli ha reso un sentito omaggio a Tominaga Shimpei, l’imprenditore giapponese e appassionato tifoso bianconero tragicamente scomparso a fine giugno. Shimpei era stato vittima di una brutale aggressione in centro a Udine, un pugno in pieno volto lo aveva fatto cadere violentemente a terra, causandogli gravi traumi che si sono rivelati fatali. La sua morte ha scosso profondamente la comunità friulana e i tifosi dell’Udinese, che lo ricordano sempre con affetto. Prima dell’inizio della partita, è stato organizzato un commovente tributo in suo onore. Il difensore dell’Udinese, Jaka Bijol, ha portato un mazzo di fiori alla Curva Nord, consegnandolo personalmente al settore degli ultras friulani, i quali hanno risposto con applausi carichi di emozione. Un gesto simbolico, che ha voluto sottolineare il legame profondo tra Shimpei e la tifoseria friulana.

Sugli schermi dello stadio è stata proiettata la sua immagine, mentre uno striscione campeggiava in Curva Nord con una scritta semplice ma potente: “Tominaga uno di noi”. Questa frase, carica di significato, ha espresso in poche parole quanto Shimpei fosse amato e rispettato non solo per il suo ruolo professionale, ma anche per la sua passione e dedizione verso i colori bianconeri. Tominaga Shimpei era molto più di un imprenditore di successo, era una figura benvoluta da tutti, grazie al suo carattere gentile e alla sua risata contagiosa. Il suo attaccamento alla città e alla squadra di Udine lo aveva reso una presenza familiare tra i tifosi, che lo consideravano uno di loro, condividendo con lui gioie e dolori sportivi. Il tributo di domenica è stato un modo per ricordare non solo l’uomo, ma anche il tifoso appassionato che, nonostante le differenze culturali e geografiche, aveva trovato nella comunità friulana una seconda casa. La sua tragica scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo vivrà per sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto e apprezzato, sia dentro che fuori dallo stadio.


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