Esteri

Gli islamisti promettono di includere i cristiani

di Ernesto Ferrante -


Prove di dialogo e distensione tra la nuova leadership islamista della Siria e i rappresentanti delle comunità cristiane. Il vescovo latino e vicario apostolico di Aleppo, monsignor Hanna Jallouf, ha definito “un incontro molto positivo” quello avuto lo scorso 31 dicembre con Abu Mohammed al-Jawlani.

“Si è dimostrato molto, molto aperto nei confronti dei cristiani e questo ci rallegra”, ha dichiarato Jallouf all’Adnkronos riferendosi al confronto tra Jawlani e “tutti i capi religiosi della comunità cristiana in Siria l’ultimo giorno dell’anno”. In quell’occasione “ci ha assicurato che come cristiani saremo parte integrante della nuova Siria’” e ha detto di voler “lavorare per il bene di tutti i siriani”.

Secondo il vescovo, i primi passi vanno nella direzione giusta. “Abbiamo diversi segnali che le cose andranno bene, piano piano sempre meglio, direi benissimo”, ha affermato monsignor Jallouf spiegando di aver “potuto festeggiare tranquillamente Natale e Capodanno”.

Inoltre, ha aggiunto, “al-Jawlani ha creato una commissione per l’università di Aleppo composta da cinque uomini musulmani e due cristiani”. Durante la riunione al Palazzo presidenziale sono stati dati al detentore del potere in Siria due documenti, uno preparato dai patriarchi di Damasco e uno dei vescovi di Aleppo, con i contenuti che i cristiani chiedono di “integrare” nella nuova Costituzione.

Il vicario apostolico della popolosa città siriana ha minimizzato i timori legati al gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), precisando che “non è certo vero, come si è detto, che sono venuti ad ammazzare i cristiani, a sgozzarli”. Certo, ha ammesso, “sul terreno c’è gente che è arrivata con al-Jawlani e che non è alla sua altezza”.

L’ex fondatore del Fronte al-Nusra ha fatto sapere di non considerare “i siriani cristiani una minoranza ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano”, avendo vissuto a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ha conosciuto l’impegno padre Hanna e padre Loai a favore della popolazione di quell’area “senza nessuna distinzione”.

“Ho provato stima e rispetto per loro. Grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco: è un vero uomo di pace, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà”, ha detto il leader siriano Abu Mohammed al-Jawlani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas. Il faccia a faccia tra Faltas è Al-Jawlani è riportato dall’Osservatore Romano.

Quanto al futuro, l’ex qaedista ha fatto una promessa: “Stiamo lavorando per l’unità e la pace. È la nostra ferma volontà. Ci vorrà del tempo ma sono sicuro che arriveremo a dare una stabilità politica e sociale alla Siria”.


Torna alle notizie in home