Gli Epstein Files e l’attacco elettorale di Trump ai dem
Gli Epstein Files entrano nella campagna elettorale per le presidenziali Usa 2024. “Il meglio deve ancora venire”, ha scritto Donald Trump sul suo social Truth, dove ha pubblicato un video-collage con le foto dei potenti del Deep State che hanno frequentato Jeffrey Epstein, il pedofilo che trafficava ragazze minorenni e le offriva agli amici con lo scopo di ricattarli. Sulle note della canzone Dream On degli Aerosmith, il Tycoon ha contrapposto le foto di Epstein, di Bill e Hillary Clinton, di Barack e Michelle Obama, di George Soros e di Bill Gates alla sua elezione a 45esimo presidente Usa, ai traguardi raggiunti con la sua America First, chiudendo il filmato con le bandiere pro “Trump 2024”. Un video ufficiale che contiene un doppio messaggio: la battaglia per la nuova corsa alla Casa Bianca e la sua completa estraneità al giro di pedofilia di Epstein, misteriosamente suicida in carcere il 10 agosto 2019.
I documenti desecretati dalla giudice di New York Loretta Preska, infatti, non solo dimostrano che Trump non è mai stato coinvolto negli abusi alle minorenni né ha mai frequentato i luoghi del piacere di Epstein, ma che bandì il finanziere da Mar-a-Lago già dal 2007, dopo che il pedofilo ci provò con la figlia di un socio del club. Inoltre The Donald ha collaborato con i federali e con l’avvocato delle 70 vittime per scoperchiare il vaso di Pandora del traffico sessuale, che ora fa tremare Washington. D’altronde i 187 nomi della lista sono pesanti: vanno da Bill Clinton al principe Andrea, da Alan Dershowitz all’ex premier israeliano Ehud Barak. E il meglio deve ancora venire, per dirla con Trump, visto che sono attesi nuovi documenti nei quali sarebbero contenuti tre nomi chiave di altissimo profilo, sulla cui diffusione la giudice si è riservata di decidere, per questioni di ordine pubblico.
Soprattutto dopo l’attacco di Donald Trump jr: “So che i liberali ci speravano, ma Trump non è stato sull’isola di Epstein, nel ranch di Epstein nel New Mexico o nel suo appartamento di New York. Naturalmente chiunque possiede un cervello già lo sapeva, perché se ci fosse stato sarebbe trapelato entro 0,000001 secondi. Adesso sbattiamo in galera quelli che vi hanno preso parte”. Il post ha scatenato un’ondata di indignazione, perché dagli atti emerge come “Epstein ha usato Jane Doe #3 per ricattare uomini potenti, tra cui numerosi e importanti politici americani, potenti manager d’azienda, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leader mondiali. Epstein ha chiesto a Jane Doe #3 di descrivere gli eventi che viveva con quegli uomini, in modo da poterli potenzialmente ricattare”, scrive la Procura.
Tanto che il miliardario, nel corso di vent’anni, è riuscito a creare dossier con foto e video, raccolti in decine di hard disk sequestrati dall’Fbi ma mai diffusi, oltre a un libro nero con 1971 contatti della sua lista clienti. Tra questi c’è Bill Clinton, che ha viaggiato decine di volte sull’aereo privato di Epstein e che è stato ospite sull’isola del finanziere insieme a sua moglie Hillary. Johanna Sjoberg, una delle vittime reclutata dal pedofilo come massaggiatrice, alla domanda se Epstein le avesse mai parlato di Clinton, risponde: “Mi ha detto una volta che a Clinton piacciono quelle giovani”. Per l’ex presidente, Epstein avrebbe reclutato almeno due ragazze. Un altro frequentatore assiduo del giro di pedofilia di Epstein è il principe Andrea, fratello di Re Carlo d’Inghilterra, al quale il miliardario suicida ha offerto l’allora 16enne “Jane Do #3”, costringendola a fare sesso con il Duca di York ogni volta che lui voleva Il principe, tra l’altro, avrebbe partecipato a diverse orgie con minorenni ed è stato accusato dalla Sjoberg di averle palpeggiato il seno nell’appartamento di Epstein a Manhattan, nel 2001.
Ha inoltre pagato un indennizzo milionario alla supertestimone Virginia Giuffre, la quale sosteneva che Andrea aveva abusato sessualmente di lei quando aveva 17 anni. La Giuffre è la vittima che ha intentato la causa per diffamazione contro Ghislaine Maxwell, l’ex fidanzata di Epstein condannata a vent’anni di prigione per aver reclutato centinaia di minorenni. Le nuove accuse emerse ora dai documenti desecretati avrebbero scatenato l’indignazione di Re Carlo, a tal punto che sarebbe pronto a sfrattare il fratello dalla Royal Lodge, la storica tenuta vicina al Castello di Windsor. Viene poi citato nelle carte ben 173 volte il professore di legge di Harvard, Alan Dershowitz, al quale Epstein avrebbe offerto minorenni per numerosi rapporti sessuali. Infine c’è Stephen Hawking, oggetto di una mail in cui il finanziere sostiene che l’astrofisico partecipò a un’orgia con minorenni. Nel mentre continuano ad essere rilasciate nuove carte con dettagli sempre più scabrosi. E c’è attesa sui super tre nomi ancora segreti.
Torna alle notizie in home