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Gli americani le comprano di meno, cala il costo delle uova

E’ la fine dell’Eggflation? Il costo delle uova può davvero ritornare normale? Negli Stati Uniti il prezzo medio all’ingrosso di una dozzina di uova è stato venerdì di 3 dollari, in calo dell’8% rispetto ai 3,27 dollari del 21 marzo, secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Una brusca diminuzione, rispetto al picco di 8,15 dollari del 21 febbraio, un calo del 63%. A spingere al ribasso i prezzi ha contribuito “il rallentamento della domanda dei consumatori che ha esercitato una significativa pressione al ribasso sul mercato”, ha spiegato ad Axios Ryan Hojnowski, del servizio di rilevazione dei prezzi Expana.

Non solo: secondo gli economisti, rileva il Financial Times, il calo dei prezzi si è accelerato pochi giorni dopo che il Dipartimento di Giustizia aveva aperto un’indagine per verificare se i principali produttori abbiano concordato per alzare i costi o limitare l’offerta in modo da favorire un’impennata dei prezzi delle uova.

I gruppi di difesa dei piccoli agricoltori e dei consumatori, infatti, accusano da tempo i produttori di uova dominanti nel Paese – Cal-Maine Foods e Rose Acre Farms – di mantenere intenzionalmente i prezzi alti per aumentare i profitti.

Ma la penuria di uova non si fermerà. L’epidemia di influenza aviaria è iniziata nel 2022 e si è intensificata negli ultimi mesi, costringendo gli allevatori ad abbattere circa 30 milioni di volatili, la carenza sul mercato durerà almeno fino alla fine dell’anno. E i prezzi al dettaglio rimangono comunque alti: una dozzina di uova grandi di qualità A è costata in media 5,90 dollari il mese scorso nelle città statunitensi, con un aumento del 97% rispetto all’anno precedente e il più alto in oltre un decennio, secondo il Bureau of Labor Statistics.

Tutti, negli Usa, si chiedono se questo calo dei prezzi sia reale e se durerà. Intanto, la domanda d’acquisto è calata, sgretolando parzialmente uno dei consumi quotidiani negli States.