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Glastonbury, gommone dei migranti sulla folla, è opera di Banksy

di Martina Melli -


Venerdì scorso a Glastonbury, durante il concerto degli Idles, è apparso, sorretto dalla folla, un gommone simile a quelli usati dai migranti per attraversare il mare. Inizialmente, molti hanno pensato fosse una trovata della band, nota per le sue posizioni a favore dei diritti umani. Ieri tuttavia, un portavoce del gruppo ha chiarito come il gommone fosse in realtà un’opera dello street artist Banksy.

Il gommone, con sopra dei manichini dotati di salvagente, è stato sollevato sopra le teste del pubblico e mosso da una parte all’altra, come nel “crowd surfing”, mentre gli Idles suonavano “Danny Nedelko”, una canzone che parla di un immigrato in Inghilterra. Banksy, artista famoso in tutto il mondo per le sue opere di denuncia sociale, ha confermato il proprio coinvolgimento. L’opera sottolinea l’importanza di una risposta collettiva alla crisi migratoria.

Glastonbury non è solo uno dei festival musicali più importanti del Regno Unito ma da diverso tempo ormai, anche il palcoscenico per messaggi importanti a favore dei diritti umani. Non a caso la migrazione era uno dei temi principali del festival di quest’anno, con un’area intera dedicata.

Anche Banksy non è nuovo a questo tipo di performance: nel 2019 ha disegnato un giubbotto antiproiettile con la bandiera dell’Unione indossato da Stormzy e nel 2014 ha usato un furgone per il trasporto di bestiame da cui uscivano dei peluche.


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