Attualità

Giuseppe Pignatone, ex procuratore di Roma, indagato a Caltanisetta

di Lino Sasso -


Giuseppe Pignatone, ex procuratore aggiunto di Palermo, poi procuratore a Reggio Calabria e a Roma, attuale presiedente del tribunale di Città del Vaticano, risulta essere iscritto nel Registro degli indagati della Procura di Caltanisetta nell’ambito dell’inchiesta sul presunto insabbiamento dell’indagine su mafia e appalti risalente al 1992. Si tratta dell’inchiesta alla quale all’epoca, oltre trent’anni fa, lavorava il giudice Paolo Borsellino. Ai tempi Pignatone ricopriva l’incarico di sostituito procuratore a Palermo e secondo i magistrati di Caltanisetta, insieme al collega Gioacchino Natoli, all’allora procuratore capo Pietro Giammanco e al capitano della Guardia di Finanza Stefano Screpanti, tutti già interrogati – ad eccezione di Giammanco, scomparso ormai sei anni fa -, avrebbe partecipato all’insabbiamento dell’indagine della quale si stava occupando Paolo Borsellino, in particolare sul filone dei presunti rapporti fra i mafiosi palermitani Antonino Buscemi, Francesco Bonura e il gruppo Ferruzzi guidato da Raoul Gardini. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero tentato di bloccare l’indagine proveniente dalla procura di Massa Carrara, la cosiddetta inchiesta ‘mafia e appalti’, che sarebbe una delle cause della strage di via D’Amelio e per la quale l’ex pm Natoli chiese l’archiviazione nel giugno del 1992. La vicenda è stata ricostruita a settembre dello scorso anno davanti la Commissione nazionale Antimafia. L’interrogatorio di Giocchino Natoli si è svolto lo scorso 5 luglio, ma il magistrato si è avvalso della facoltà di non rispondere, riservandosi di chiedere alla Procura nissena di essere riascoltato per fornire eventuali chiarimenti in un momento successivo. Giuseppe Pignatone si è invece recato questa mattina davanti ai magistrati della Procura di Caltanisetta per essere interrogato.


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