Cultura & Spettacolo

Giulia Luzi su Rai2: “Ragazzi, coltivate il gusto di voi stessi”

di Nicola Santini -


Assieme a Stefano Orfei e a Raffaele Paganini, la poliedrica Giulia Luzi veste i panni di giudice nel programma “Performer Cup – Italy Pass”. Dopo il successo ottenuto dalle prime due stagioni, è tornato su Rai2 il programma televisivo condotto da Garrison Rochelle e Valentina Spampinato, che celebra il connubio tra arte e sport con sei nuove puntate. Lo scopo della trasmissione, che va in onda ogni domenica mattina alle 10, ancora una volta, è quello di dar vita a un’avvincente competizione tra i vincitori del Campionato Italiano delle Arti Performative, che oltre a essere dei validi artisti sono anche dei veri e propri atleti. Nel corso delle sei puntate, i telespettatori vedranno gli atleti sfidarsi, singolarmente o in gruppo, in esibizioni incentrate su una o più discipline come canto, danza, recitazione, arti circensi e acrobatiche. Organizzato dallo C.S.A.In. (ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI) e gestito da F.I.P.A.S.S., attraverso il progetto Metodo P.A.S.S. il programma vede in gara sei squadre: Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Resto d’Italia. In occasione del suo ritorno sul piccolo schermo, la Luzisi racconta a L’Identità.
Giulia, come nasce il tuo coinvolgimento nel programma?
È stata Valentina Spampinato, produttrice e presentatrice del programma, ma ancor prima mente geniale del Metodo Pass, a chiamarmi. Ci conoscevamo già da anni, ci legano affetto e stima, e la sua proposta mi ha fatto estremamente piacere.
Come ti stai trovando con gli altri due giudici?
Benissimo. Io quest’anno sono la new entry della giuria ma sono stata accolta stupendamente fin dalla prima puntata. Con entrambi è nata un’intesa spontanea, ci confrontiamo in continuazione e abbiamo la fortuna di essere quasi sempre d’accordo. Soprattutto, siamo davvero affascinati dal talento degli atleti in gara.
Sulla base della tua esperienza, quali consigli daresti ai concorrenti?
Di non smettere mai di migliorarsi, perciò di studiare, di cercare sempre di alzare l’asticella e di non rimanere nella propria comfort zone, anche perché quando si esce da lì si possono scoprire tante sfumature sorprendenti di se stessi.
Tra tutte le esperienze finora affrontate di quale vai maggiormente fiera?
È difficile, perché ognuna di loro mi ha regalato qualcosa di importante. Tra tutte però nomino Romeo e Giulietta, il musical prodotto da David Zard. Ho iniziato a 19 anni e finito a 24, quei 5 anni sono stati pieni di crescita e di altrettante bellissime esperienze che, ancora oggi, derivano in gran parte da quella.
Progetti futuri?
Quest’estate mi esibirò un po’ in giro per l’Italia, anche grazie ad un format che gira i teatri ma che prende spunto dal varietà televisivo, “Tra Palco e Realtà”, condotto da Garrison Rochelle e Klaudia Pepa. A dicembre succederà qualcosa di bellissimo, ne vado davvero fiera ed orgogliosa e so che mi emozionerà tanto. Purtroppo però ancora non posso annunciare di cosa si tratta. Da fine ottobre, infine, sarò di nuovo a teatro con “Mare Fuori il Musical”.
(Foto di Iwan Palombi)


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