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Hot parade

di Redazione -


Sale: il giovane hacker di Cesena. Una volta tanto che spunta un talento vero lo mandiamo a processo. A 15 anni, dopo aver falsificato le pagelle sul sito del Ministero, per non farsi sgridare da mammà e papà, cambiava rotta alle navi nel Mediterraneo solo per lo sfizio di farlo. Tutto dalla sua cameretta, con un pc ordinario e mica in chissà quale bunker russo o laboratorio americano ma nell’altrettanto ordinaria e sonnacchiosa provincia italiana, anzi romagnola. Giovane hacker libero, subito. E assunto. Immediatamente, dalla cybersicurezza nazionale. Che, evidentemente, non è a prova di ragazzino nerd.

Stabile: Bettino Craxi. Bettino, amico perduto. Bettino, una prece. Bettino, onorato da tutti. A 25 anni dalla morte. In esilio. All’ombra del garofano, oggi, cantano tutti. Quelli che gli lanciarono le monetine al Raphael, quelli che gli fecero l’Aventino contro, quelli che lo dipinsero come il Male assoluto, quello dei nani, delle ballerine, quello che era troppo amico di quell’altro cattivone del Cav. Ora, tutti a piangerlo e a onorarne l’immagine di statista. Le vittorie postume consolano, è vero. Ma a chi servono?

Scende: Antonio Cassano vs Christian Vieri. Aridatece Fedez e Tony Effe. Almeno, loro, i dissing li sanno fare. Mo’ Antonio Cassano, fantasista della grammatica, se la piglia con Bobo Vieri, ex sodale di avventure digitali che, a sua volta, s’è svegliato mesi dopo pigliandosi collera per una frasetta fatta in cui (non) se la piglia con la madre. Che, per il talento (ex) di Bari Vecchia nemmeno lei seguirebbe le evoluzioni digitali del figlio (ex) centravanti di Juve, Lazio e Inter. Chi si scusa, chi si accusa. Chi si scoccia. Altro che futbol, andate a lavorare.


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