Giorgetti fulmina l’Europa: “Piani Pnrr? Roba da Urss, il nuovo Patto col fiato corto”
“I piani Pnrr? Roba sovietica”, Giancarlo Giorgetti prende a pallate l’Europa e rivela alla platea del Meeting di Rimini quanto sia defatigante avere a che fare con la burocrazia di Bruxelles. Che il rapporto tra Roma e la Commissione Ue sia difficile l’avevamo già capito. E Giorgetti, atteso a settembre da una manovra che dovrà risentire e non poco dei limiti e dei tagli imposti dal nuovo Patto di Stabilità (senza Crescita), non tira la gamba indietro: “Potrei riempirvi di titoli di piani e progetti che ricordano i piani quinquennali dell’Unione sovietica, scusate la battuta”, azzanna il titolare del Mef. Che racconta di aver fatto “un’enorme fatica” per estendere Industria 5.0 “rispetto ai diktat di Bruxelles”. Giorgetti rivela, poi, che in Commissione e in Europa non ce ne sono poi tanti in grado di vedere più in là del loro stesso naso. Si riferisce, il ministro, al nuovo Patto di Stabilità (senza Crescita). Un altro “accordo” all’insegna del rigore che l’Italia ha mandato giù di malavoglia, stretto com’era dal rinnovato accordo franco-tedesco. Che, alla fine, costerà carissimo anche a Parigi. Ma questa è un’altra storia. Il governo italiano, e Giorgetti in particolare, avevano provato fino all’ultimo a opporsi alla nuova impalcatura Ue sui conti. Senza riuscirci. Il risultato è quello di uno strumento che ammazzerebbe, nell’analisi del ministro, ogni progettualità a lungo termine: “Anche nella misura in cui la politica volesse avere il pensiero lungo, subentrano delle regole, decise magari a livello europeo come le ultime del Patto di stabilità e crescita rinnovato, in cui il concetto di investimento, cioè il pensiero lungo, non è adeguatamente valutato e quindi costringe gli Stati nazionali, nelle decisioni di politica e di bilancio, a fare valutazioni inevitabilmente di breve e di corto respiro”, tuona Giorgetti. Che già sa quanto gli costerà il nuovo Patto di Stabilità. Tra i dieci e i tredici miliardi di tagli in manovra. Una cifra mostruosa.
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