Editoriale

GHIGLIOTTINA – Se la dem scambia i toni da internet per quelli di Hitler

di Frida Gobbi -


Ci stava quasi per sfuggire una scenetta invero gustosa, che sarebbe stata pane per i denti di Freud. Il lapsus si sa, non sta solo in quello che si dice, ma pure in quello che si capisce. E’ proprio il caso di Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd nonché coinquilina della segretaria Elly Schlein, che ospite a Controcorrente ha scatenato sonore risate, a cui aggiungiamo le nostre. In studio con la dem c’erano tra gli altri il senatore Fdi Lucio Malan e il direttore di Leggo, Davide Desario. Al centro del dibattito un video condiviso su Facebook dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per pubblicizzare il disegno di legge che punisce i gretini che si divertono a imbrattare i monumenti. Un filmato con una musica elettronica battente e un “tono epico”, come lo ha definito la conduttrice Veronica Gentili, chiedendo a Malan: “Non sarà un po’ troppo? Sono dei nemici così ingombranti?”. Malan per minimizzare dice: “Questo è il linguaggio di Internet”. E la Gribaudo – in studio, mica in collegamento – replica improvvidamente: “Mi spiace che abbia detto le cose che ha detto sul linguaggio da usare sui social, perché stiamo parlando della presidente del Consiglio. Ha detto che si usano questi toni da Hitler, l’ho sentita”. E certo, alla Meloni, che ha costruito un progetto di destra moderata, le manca giusto quel tocco di nazismo. “C’ha un po’ la fissazione, non è Hitler, è In-ter-net!”, fa lo spelling Desario. “Ho capito male, ok?”, è la reazione piccata della dem.

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