Editoriale

GHIGLIOTTINA – LE QUOTE ROSA DELLA LEVATACCIA. SONO TROPPO BELLA PER SVEGLIARMI ALLE 6

di Patrizia Gobbi -


“Sono troppo bella per lavorare. Non ho nessuna intenzione di lavorare per il resto della mia vita. Non voglio certo svegliarmi alle 6 di mattina per i prossimi 60 anni”. Con queste parole la 19enne influencer canadese Lucy Welcher, reginetta di TikTok con un notevole seguito, ha scatenato su di sé la cosiddetta shitstorm. Ossia la reazione più che scontata degli utenti dei social, che – come i cagnolini di Pavlov che salivavano a comando – hanno fatto diventare virale il post della giovane in un batter d’occhio. La notizia della provocazione e soprattutto dell’indignazione collettiva del popolo online ha fatto il giro del mondo. Cara influencer che poi ti sei pure scusata, chiarendo che si trattava di uno scherzo e che non meriti di essere “vittima di una valanga di odio social”: il tuo è un duro lavoro. Altro che “troppo bella per lavorare”. Fare l’influencer contempla anche l’eventualità di essere bersagliate dagli hater più o meno pilotati. Ma fa parte del gioco. E di solito gli influencer come te lo sanno benissimo. Cari moralistoni invidiosi che avete attaccato Lucy a colpi “cresci, immatura” e “guadagnati da vivere, principessa viziata”: le avete dato una notorietà ben superiore alla sua bellezza.

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