Attualità

Georgia nel caos, già contestato il presidente ex calciatore

di Angelo Vitale -

Le contestazioni contro il presidente Kavelashvili


Viene dipinto come “l’incarnazione più riuscita dell’uomo georgiano” ed è stato eletto nuovo presidente in Georgia ma l’ascesa di Mikheil Kavelashvili ad opera di un di un Collegio di elettori, per la prima volta non diretta in seguito alla riforma del 2017, è già contestata, così come il governo che ne ha sostenuto la nomina, da decine di migliaia di georgiani che ogni sera da settimane scendono in piazza per protestare contro la dissoluzione del sogno europeo, che il Paese mantiene perfino iscritto nella Costituzione, da parte della forza politica che ha designato Kavelashvili come candidato, l’unico.

La definizione di essere l’incarnazione più riuscita dell’uomo georgiano, da parte del tycoon Bidzina Ivanishvili, fondatore del partito al potere Sogno georgiano artefice della svolta di Tbilisi verso la Russia, per l’ex campione di calcio.

Anche questa mattina, intanto, diverse centinaia di persone si sono riunite per protestare di fronte al Parlamento mentre era in corso il voto, scalciando palloni e sventolando il loro diploma, per denunciare l’assenza di titoli scolastici che spicca in Kavelashvili, considerato dall’opposizione come un fantoccio nelle mani di Ivanishvili. Intanto, la presidente in carica Salome Zurabishvili è passata questa mattina dalla piazza per salutare gli attivisti ma non si è fermata per andare “a lavorare” – così ha affermato – , a conferma della sua intenzione di non lasciare l’incarico.

L’ex calciatore, oggi 53enne, è nato nella cittadina di Bolnisi e ha un passato nella nazionale georgiana e in diversi club all’estero, Russia, Inghilterra, fra cui il Manchester City (negli anni 1995-1997) e in Svizzera. Ha poi abbracciato la politica dopo che la sua candidatura a presidente della Federazione calcio georgiana nel 2015 era stata bocciata, perché considerato non qualificato.

Eletto in Parlamento con Sogno georgiano nel 2016 difende, come Vladimir Putin e Calin Georgescu, i “valori tradizionali”, georgiani nel suo caso, come russi e romeni per i primi due rispettivamente, a fronte del degrado del liberalismo occidentale. Ed è promotore di una campagna contro i diritti per la comunità Lgbtq.

Populista, a capo della fazione di potere al popolo che ha fondato dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con posizioni di destra e più anti occidentali di Sogno georgiano, rieletto nelle liste di Sogno georgiano alle ultime elezioni, è stato designato dal partito al potere come candidato unico per l’elezione di oggi a cui non hanno preso parte i 60 esponenti (sui 300 del Collegio degli elettori) dell’opposizione. Si presenta come “opposizione sana” a Sogno georgiano, laddove i partiti dell’opposizione reale sono, a suo dire, “radicali finanziati dall’estero”: era stato proprio il suo partito a presentare il disegno di legge ‘russo’ sull’influenza straniera.

Lo scorso giugno ha accusato gli Stati Uniti di “nutrire un insaziabile desiderio di distruggere il nostro Paese”. L’opposizione è manovrata dal Congresso Usa che pianifica “una rivoluzione violenta diretta e l’ucrainizzazione della Georgia”, aveva scritto in un post in cui ricalcava la retorica di Sogno georgiano e dell”internazionale populista’ che guarda verso Mosca. L’opposizione, ha anche detto in copia, opera in Georgia come “quinta colonna” diretta dall’estero e Zurabishvili “l’agente in capo”.


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