Cronaca

Genova, delitto del 18enne egiziano: fermati due connazionali

di Redazione -

MILANO, ULTIMO WEEKEND DI ZONA ARANCIONE PRIMA DELLA ZONA ROSSA PERSONE IN CENTRO VIE DELLO SHOPPING CONTROLLI DEI CARABINIERI


Per il cadavere del 18enne mutilato ritrovato a Genova, la procura ha disposto il decreto di fermo nei confronti di due cittadini egiziani Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel e Mohamed Ali Abdelghani.

I due sono accusati dell’omicidio di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla e per soppressione di cadavere. Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, 18 anni, è stato ucciso nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 luglio e gettato in mare. Il suo corpo, con testa e mani mozzate, è stato ritrovato nelle acque antistanti il porticciolo di Santa Margherita Ligure.

Il ragazzo è stato riconosciuto proprio dalle mani: quando era arrivato in Italia nel 2021 era stato infatti fotosegnalato e gli erano state prese le impronte. In passato il giovane è stato ospite di una comunità per minori non accompagnati, mentre negli ultimi tre mesi del 2022 è stato seguito dagli operatori di una cooperativa. Non aveva precedenti penali.

La decisione della procura è arrivata nella tarda serata di ieri dopo l’interrogatorio durato oltre sei ore. Secondo gli inquirenti dopo aver ucciso il giovane a Lavagna, i presunti assassini avrebbero gettato il corpo in mare. Qui le correnti avrebbero spinto il cadavere fino al luogo del ritrovamento, cioè al largo di Santa Margherita Ligure.


Torna alle notizie in home