Gaza, raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat: 12 morti
Sarebbe di almeno 12 morti il bilancio di un bombardamento aereo israeliano che ha colpito ieri sera una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza e raid anche nel campo profughi di Jabalia. A riportare la notizia l’agenzia palestinese Wafa.
Non solo Nuseirat, nelle ultime ore i raid hanno bersagliato anche le aree di Sheikh Zayed e Tal al-Zaatar, nel nord dell’enclave palestinese. Fonti mediche citate dall’agenzia di stampa palestinese Wafa affermano che almeno 7 persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito nella notte una casa a nord di Rafah, nel sud della striscia di Gaza.
Sale il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza: dal 7 ottobre è di almeno 30.410 morti e oltre 71.700 feriti.
Israele, si dimettono alti funzionari dell’Idf. Disertati i negoziati
Il numero due dell’unità di portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Daniel Hagari, e un gran numero di alti funzionari del sistema informativo delle Idf hanno annunciato le loro dimissioni: lo riporta l’emittente israeliana Channel 14.
Fonti di Channel 14 affermano che le dimissioni sono dovute a questioni “professionali e personali”. L’emittente da parte sua definisce “insolita” un’uscita dall’esercito di tale portata nel pieno di una guerra in corso. Oltre ad Hagari le dimissioni riguarderebbero anche l’altro tenente colonnello Richard Hecht, portavoce delle Idf per i media esteri. Tra gli altri, Channel 14 fa poi i nomi degli ufficiali Merav Granot e Tzupia Moshkovich.
La delegazione israeliana non parte per il momento per il Cairo, dove sono in corso colloqui relativi ad un cessate il fuoco a Gaza e ad uno scambio di prigionieri. Lo ha affermato la radio pubblica Kan, secondo cui non trovano conferma informazioni diffuse in precedenza da media arabi relative ad una imminente arrivo al Cairo oggi di delegati israeliani. Secondo Kan Israele insiste ancora per conoscere i nomi degli ostaggi che dovrebbero essere liberati in questa fase e anche per verificare il numero di detenuti palestinesi che dovrebbe rilasciare in cambio.
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