Esteri

Gaza: oggi saranno liberati altri tre ostaggi israeliani

di Ernesto Ferrante -


Israele ha ricevuto la lista con i nomi degli ostaggi che saranno rilasciati oggi. Lo ha reso noto l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu, spiegando che ulteriori dettagli saranno diffusi dopo che le famiglie saranno state informate. In base all’accordo tra Hamas e lo Stato ebraico, dovrebbero essere liberate tre persone. Tra loro anche la cittadina israelo-tedesca Arbel Yehud, 29 anni, in mano alla Jihad islamica palestinese.

La donna, apparsa in un video di propaganda tre giorni fa, doveva far parte già del primo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi, ma all’ultimo minuto era stata sostituita con la israelo-britannica Emily Damari.

Le autorità israeliane si aspettano che possa riabbracciare i suoi cari anche l’ultima soldatessa in mano al movimento di resistenza islamica, la 20enne Agam Berger. Aveva iniziato il servizio militare il 5 ottobre del 2023, due giorni prima dell’assalto di Hamas nella base vicino al confine con Gaza dove i miliziani hanno ucciso 52 militari. Insieme a lei erano state rapite le soldatesse Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, rimesse in libertà sabato.

I media statunitensi hanno scritto che il terzo è il cittadino statunitense-israeliano Keith Siegel, ma la notizia non è stata confermata.

Tel Aviv si è scagliata di nuovo contro l’Unrwa, affermando che l’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti ai rifugiati palestinesi è piena di agenti di Hamas e ha ribadito il suo impegno a porre fine ai legami con l’organizzazione.

“Unrwa equivale ad Hamas. Israele ha reso pubbliche prove inconfutabili. L’Unrwa è piena di agenti di Hamas”, ha detto il portavoce del governo israeliano David Mencer ai giornalisti, mentre Israele si prepara a fare scelte drastiche.

Benjamin Netanyahu partirà domenica per Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e tornerà in Israele giovedì.

Secondo quanto comunicato dai suoi collaboratori, il premier decollerà dall’aeroporto Ben Gurion domenica mattina, incontrerà Trump alla Casa Bianca martedì e ripartirà da Washington 48 ore dopo. Lo staff del primo ministro ha precisato che il programma è soggetto a modifiche, senza fornire altri particolari sugli appuntamenti.


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