Esteri

Gaza, Netanyahu liquida il Gabinetto di guerra, in Israele crescono le proteste contro il governo

di Ernesto Ferrante -


Continuano gli smottamenti politici a Tel Aviv. Benjamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del Gabinetto di guerra. Il premier, stando ai media israeliani, ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra. Netanyahu dovrebbe continuare a tenere riunioni limitate a scopo di “consultazione”, che si sono già svolte alla presenza dei ministri Yoav Galant, Ron Dermer e del capo dell’Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi. Proseguono le operazioni dei militari dello Stato ebraico a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane (Idf) continuano a operare con un’attività “mirata sulla base di informazioni di intelligence”. Nel quartiere di Tel Sultan, nella zona nordoccidentale, le Idf hanno ucciso diversi uomini armati in combattimenti ravvicinati e hanno distrutto un deposito di armi. L’aggiornamento è arrivato all’indomani la polemica nata in seguito all’annuncio di una “pausa tattica” per favorire la consegna di aiuti nel sud della Striscia.
Il 60% degli israeliani vuole che si “accetti” l’accordo per gli ostaggi e il cessate il fuoco secondo la road map lanciata dal presidente Biden che Hamas finora ha respinto senza la fine definitiva della guerra. Lo ha rivelato un sondaggio condotto dal Jewish People Policy Institute secondo cui la maggior parte del campione rifiuta una rioccupazione dell’enclave e preferisce un controllo civile palestinese nel dopoguerra, con Israele che mantenga la responsabilità della sicurezza.
“Israele non otterrà attraverso la politica ciò che non è riuscito a ottenere in guerra”, ha dichiarato Hassan Fadlallah, alto funzionario di Hezbollah e membro del parlamento libanese, al quotidiano Al-Mayadeen vicino al movimento sciita. “Non offriremo a Israele guadagni gratuiti né in Libano né a Gaza”, ha aggiunto Fadlallah.
L’intervento di Fadlallah è arrivato nel giorno in cui l’inviato della Casa Bianca Amos Hochstein era in Israele con l’obiettivo di cercare di fermare l’escalation lungo la ‘Linea Blu’ tra lo Stato ebraico e Hezbollah in Libano.
Nel frattempo, è iniziata in Israele “la settimana del disordine”, come l’hanno ribattezzata i manifestanti antigovernativi. Con l’obiettivo dichiarato di “portare in piazza un milione di persone”, hanno bloccato, per il secondo giorno consecutivo, alcune strade e autostrade del Paese. Lo scrive il Times of Israel, sottolineando che la gente chiede un accordo sugli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza ed elezioni anticipate prima del primo anniversario del massacro del 7 ottobre. A loro si sono uniti anche diversi studenti delle scuole superiori, che hanno iniziato azioni di protesta. Stasera alle 19 ora locale, si terrà un’altra manifestazione alla Knesset. Per domani sera è prevista, invece, una mobilitazione anche nel sud, ma il luogo non è ancora stato rivelato. Giovedì si terranno proteste davanti alle residenze di Netanyahu a Gerusalemme e Cesarea.
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser, ha definito gli Stati Uniti “l’impero delle bugie”. Lo ha scritto in un post sul suo account X, in risposta al messaggio del presidente Joe Biden in occasione dell’Eid al-Adha, in cui ha dichiarato che il suo Paese ha compiuto sforzi per porre fine alla guerra a Gaza, secondo quanto riportato da Mehr. Biden ha ribadito che la proposta di cessate il fuoco in tre fasi avanzata da Israele a Hamas, e approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è il modo migliore per porre fine alla violenza a Gaza e, in definitiva, alla guerra.
Il portavoce israeliano David Mencer, in un briefing, ripreso dal Guardian, ha incolpato l’Onu e l’Unrwa di essere state “irrimediabilmente inefficienti” nella distribuzione degli aiuti a Gaza, rimarcando che ci sono scorte di aiuti sul lato al confine. Mencer sostiene che oggi entri più cibo di quanto ne entrasse quotidianamente prima dell’attacco dei miliziani, riporta il quotidiano britannico.


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