Esteri

Gaza, l’Unrwa a fine mese rischia la chiusura

di Martina Melli -


L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) fondata nel lontano 1949, ha dichiarato che, se i finanziamenti non riprenderanno, molto probabilmente sarà costretta a chiudere entro la fine del mese le sue operazioni in Medio Oriente, compresa Gaza. Almeno 10 governi occidentali infatti, tra cui Usa, Uk e Germania, hanno sospeso le donazioni la scorsa settimana dopo che dodici membri dello staff dell’Agenzia sono stati accusati da Israele di coinvolgimento nell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. L’Unrwa ha annunciato di aver “immediatamente rescisso” i contratti dei dipendenti identificati e di aver aperto un’indagine per “stabilire la verità senza indugio”.

L’agenzia fornisce servizi essenziali nell’istruzione, nella sanità e negli aiuti umanitari e dipende quasi interamente dalle donazioni volontarie degli Stati membri dell’Onu. Ancora di salvezza per 5,6 milioni di rifugiati palestinesi registrati, se chiudesse scatenerebbe una terribile carestia in tutta l’area. “L’agenzia rimane la più grande organizzazione umanitaria in una delle crisi umanitarie più gravi e complesse del mondo”, ha dichiarato il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini in un comunicato. “Se i finanziamenti rimangono sospesi, molto probabilmente saremo costretti a chiudere le nostre operazioni entro la fine di febbraio, non solo a Gaza ma anche in tutta la regione”.

L’agenzia è il più grande organismo delle Nazioni Unite nella Striscia, con circa 13.000 dipendenti nel settore – quasi tutti palestinesi – oltre alle sue operazioni in Libano, Giordania, Siria e Cisgiordania occupata. I gruppi umanitari e altre agenzie delle Nazioni Unite hanno esortato i donatori a continuare a sostenere l’Unrwa, con il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che ha avvertito che il definanziamento avrebbe “conseguenze catastrofiche” per la popolazione di Gaza. Le autorità israeliane hanno a lungo chiesto lo smantellamento dell’agenzia, sostenendo che la sua missione è obsoleta e alimenta il sentimento anti-israeliano, cosa che l’Unrwa ha sempre vigorosamente negato.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la sua richiesta di porre fine al mandato dell’agenzia e di sostituirlo con altri membri dell’Onu o non appartenenti all’Onu.


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