Gaza: fuoco israeliano sugli sfollati. Riprendono vigore i negoziati
Pesante raid dell’Idf a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I caccia dell’esercito israeliano hanno attaccato la zona umanitaria di al-Mawasi, uccidendo 11 sfollati palestinesi, tra cui tre bambini, che cercavano riparo nelle tende.
Le squadre della protezione civile giunte sul posto hanno reso noto che tra i morti c’erano il direttore della polizia dell’enclave palestinese, il generale Mahmoud Salah, e il suo vice, il generale di brigata Husam Mustafa Shahwan.
È salito già a sette il numero di neonati morti di freddo a Gaza negli ultimi giorni. A riferirlo è stato il Direttore degli ospedali da campo del Ministero della Salute all’emittente Al Jazeera.
Proprio Al Jazeera ha condannato la decisione dell’Autorità Nazionale Palestinese di sospendere le sue trasmissioni in Cisgiordania, sottolineando che la misura è “in linea” con azioni simili intraprese dallo Stato ebraico.
In un comunicato, la rete mediatica, con sede in Qatar, ha accusato l’Anp di cercare di “nascondere la verità sugli eventi nei territori occupati, in particolare su ciò che sta accadendo a Jenin e nei suoi campi”. Si è detta “scioccata da questa decisione, che arriva in un momento in cui la guerra contro la Striscia di Gaza è ancora in corso e le forze di occupazione israeliane prendono sistematicamente di mira e uccidono i giornalisti palestinesi”. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha richiamato l’Anp.
Filtra di nuovo ottimismo, nell’ala politica di Hamas, sul buon esito dei negoziati con Tel Aviv per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per Gaza. Nonostante lo stallo segnalato da alcuni mediatori arabi citati dal Wall Street Journal, l’alto funzionario del movimento di resistenza palestinese, Mousa Abu Marzouk, ha rivelato al quotidiano del Qatar al-Araby al-Jadeed che “questa volta ci sono buone possibilità che i negoziati abbiano successo”.
Un altro funzionario della compagine islamista, Jihad Taha, ha aggiunto che l’intento è quello di “superare gli ostacoli e le condizioni poste di recente dalla parte israeliana con l’obiettivo di continuare l’aggressione contro il nostro popolo”. I colloqui continueranno oggi, senza la presenza degli israeliani.
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