Esteri

Gaza: centinaia di morti per gli attacchi israeliani. Hamas incolpa gli Usa

di Ernesto Ferrante -


Sono oltre 413 i morti e 562 i feriti a causa dei nuovi raid israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza. A riferire del bilancio, destinato ad aggravarsi, è stata la tv satellitare al-Jazeera. L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno continuato a colpire obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nell’enclave.

Il movimento islamico di resistenza ha confermato la morte del capo del suo governo, Essam al-Dalis. “Questi leader, insieme alle loro famiglie, sono stati martirizzati dopo essere stati presi di mira direttamente dagli aerei delle forze di occupazione sioniste”, si legge in una nota, che nomina tra le vittime anche Mahmud Abu Watfa, che guidava il ministero dell’Interno, e Bahjat Abu Sultan, direttore generale del servizio di sicurezza.

L’agenzia di stampa palestinese Qudsnet ha fatto sapere che Abu Hamza, portavoce dell’ala militare della Jihad islamica, ha perso la vita in un attacco dell’Idf. A Khan Younis è stato eliminato Hassan al-Naam Abu Ali, un altro esponente della fazione armata.

Gravi accuse agli Usa. Hamas ha dichiarato di attribuire la responsabilità di quanto accaduto al “supporto politico e militare illimitato” dell’amministrazione statunitense a Israele. “Lo scopo dei massacri commessi a Gaza, per i miliziani, è di indebolire l’accordo di cessate il fuoco e il tentativo di imporre un accordo di resa, scritto nel sangue di Gaza”.

Per l’Autorità palestinese è necessaria “un’azione internazionale” per fermare i bombardamenti di Tel Aviv. Attraverso due comunicati distinti, il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas ha chiesto la fine dell’aggressione israeliana, mentre il suo primo ministro, Mohammad Mustafa, ha sottolineato “l’urgenza di un’azione internazionale più forte ed efficace per costringere Israele” a fermarsi.

Il Qatar, tra i Paesi che sono stati impegnati nella lunga e difficile mediazione per arrivare alla fine delle ostilità, ha sollecitato “un’azione internazionale urgente” per “costringere Israele ad attuare un cessate il fuoco immediato”. In post sull’account X del premier e ministro degli Esteri, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, è stato invocato un intervento affinché sia “rispettato l’accordo e riprendano i negoziati”.

Riad “denuncia e condanna con la massima fermezza la ripresa dell’aggressione da parte delle forze di occupazione israeliane e i loro attacchi contro aree abitate da civili disarmati”.


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