Gaza, cadono le bombe israeliane sui campi profughi. Lazzarini (Unrwa) contro Israele: “Aiuti umanitari usati come arma di guerra”
Decine di coloni israeliani hanno assaltato i cortili della moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme Est, “scortati” dalla polizia di Tel Aviv. Testimoni citati dall’agenzia palestinese Wafa hanno riferito che i coloni sono arrivati in gruppi e hanno cercato di “provocare” i palestinesi.
Gli attacchi aerei di Israele hanno almeno 25 persone nella Striscia di Gaza. Particolarmente violento è stato il bombardamento su un’abitazione nel centro di Khan Younis, nel sud dell’enclave palestinese.
Cinque morti nel campo profughi di al-Shati, a ovest di Gaza City, e altri cinque, tra cui una donna, in una tenda che ospitava gli sfollati a nord-est del campo di Jabalia.
Hamas vedrà gli egiziani. “Una nostra delegazione incontrerà i funzionari egiziani per discutere nuove idee volte a raggiungere un cessate il fuoco”, ha detto un alto funzionario del gruppo islamista all’Afp.
Le autorità di Gaza hanno lanciato un appello ai cittadini affinché ignorino messaggi e chiamate provenienti da Israele che, con il pretesto di offrire viaggi fuori dalla Striscia, mirerebbero al trasferimento forzato della popolazione palestinese.
In un comunicato pubblicato su Telegram, il Ministero dell’Interno ha parlato apertamente di “campagne di disinformazione e pressione psicologica” orchestrate dai servizi di intelligence israeliani e ha avvertito che saranno adottate misure legali contro chiunque interagisca con tali contatti.
Le Nazioni Unite hanno denunciato questo che sono trascorsi 50 giorni da quando lo Stato ebraico ha imposto il blocco totale degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, il periodo più lungo senza rifornimenti dal 7 ottobre 2023.
“Oggi sono trascorsi 50 giorni da quando le autorità israeliane hanno bloccato completamente l’ingresso di rifornimenti di qualsiasi tipo nella Striscia di Gaza. Dall’inizio di marzo, nessun camion che trasportasse cibo, carburante, medicine o altri beni essenziali, per quanto cruciali possano essere per la sopravvivenza della popolazione, è stato autorizzato a entrare”, ha detto il portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric durante una conferenza stampa.
“Gaza è diventata una terra di disperazione”, ha scritto su X il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini, avvertendo che più di due milioni di persone, per lo più donne e bambini, sono state punite collettivamente dal blocco “deliberato e artificiale” di 50 giorni a Gaza da parte delle forze israeliane. “La fame si sta diffondendo – ha aggiunto Lazzarini – Gli aiuti umanitari vengono usati come merce di scambio, come arma di guerra”.
Le “vuote parole di condanna” devono ora trasformarsi in azioni, ha concluso il commissario dell’agenzia delle Nazioni Unite, chiedendo la “fine immediata dell’assedio, il ritorno al cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri”.
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha invocato un’indagine sul premier Benjamin Netanyahu dopo che il capo dello Shin Bet Ronen Bar ha dichiarato alla Corte Suprema che il tentativo del primo ministro israeliano di licenziarlo è stato dettato dal suo rifiuto di soddisfare richieste quali lo spionaggio dei manifestanti israeliani e l’interruzione del processo per corruzione del primo ministro.
Bar sarebbe nel mirino. Parlando con il canale israeliano “Channel 13”, Lapid ha anche ribadito che “esiste materiale di intelligence sulla possibilità di un assassinio politico, Netanyahu lo sa e può fermarlo”.
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