Gas, Tabarelli: sicurezza energetica da riscoprire
In merito alle quotazioni del gas segnate ieri sulla piattaforma Ttf, intorno agli 80 euro, Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha dichiarato: “Benché siamo ancora avvolti dal disordine e dall’incertezza portata dai fatti degli ultimi due anni, questi prezzi potrebbero rivelarsi una base stabile: ma ancora troppo alta rispetto a quelli storici, e anche ai costi di produzione. Stiamo imparando da questa crisi che c’è grande rigidità sulla domanda di gas, sia perché è poco comprimibile, sia perché i consumatori sono sussidiati dai governi. A questi prezzi credo che la domanda resterà piuttosto rigida. Le imprese finora hanno mostrato flessibilità e capacità di adattamento, ma è presto per dire se hanno reso più efficienti le forniture o stanno usando risorse finanziarie accumulate in lockdown.
Diverse imprese, poi, scaricano i maggiori costi sul consumatore finale. Anche se il gas planasse a 70 euro, i prezzi europei sarebbero tre volte quelli pagati negli Usa, con danni per la competitività dell’industria, che in Italia e Germania è piuttosto energivora.
Si rischia un’ulteriore deindustrializzazione, con l’Italia sempre più ‘divertimentificio’ degli stranieri. Tra l’altro i piani Ue di efficienza e transizione energetica sono briciole rispetto ai consumi dell’industria: va riscoperta la sicurezza energetica, che si è persa negli ultimi 20 anni”.
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